I blocchi nel mercato delle Tlc rimangono nazionali piuttosto che paneuropei. Ne è convinta la commissaria europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager. In occasione di un evento a Copenhagen, Vestager ha detto: “Conosco molte di società di telecomunicazioni che vorrebbero ingrandire mercato europeo, ma continuano a guardare ai mercati nazionali dove avvengono le aste”. Secondo la commissaria “le aste nazionali rendono il mercato Ue ancora più frammentato e rende più difficile utilizzare i cellulari”.
Vestager ha avviato nei giorni scorsi ha avviato una indagine approfondita sul progetto di joint venture nelle telecomunicazioni della Danimarca tra TeliaSonera e Telenor. Con una nota, l’Antitrust comunitario spiega che si teme una concorrenza insufficiente nel comparto.
“Le telecomunicazioni – ha avvertito la Commissaria responsabile Margrethe Vestager – rappresentano un servizio importante nella vita di tutti i giorni. Il mio proposito è evitare che questa transazione si traduca in aumenti dei costi per imprese e consumatori danesi”. L’accordo proposto, annunciato a dicembre, rappresenta l’ultimo del suo genere ad essere posto sotto esame nel settore delle telecomunicazioni in Europa, che si sta consolidando rapidamente dal momento che gli operatori stanno cercando di ridurre i costi.
Secondo quanto affermato dalla Commissione Europea, la fusione potrebbe ridurre il numero degli operatori danesi di telefonia mobile da quattro a tre (gli altri due operatori mobili in Danimarca sono Tdc e H3G) e creare al contempo la maggiore società sia in termine di fatturato che per numero di abbonati, con circa 3,5 milioni di sottoscrizioni mobile totali e una quota complessiva di mercato mobile del 40%. L’accordo potrebbe inoltre determinare prezzi più elevati, meno offerte innovative e una qualità inferiore all’interno del mercato danese nel settore della telefonia mobile. “Il mio scopo è quello di far sì che la transazione proposta non comporti un incremento dei prezzi né per i consumatori né per le attività”, ha concluso Margrethe Vestager. La Commissione ha ora 90 giorni per raggiungere una decisione.