LA RELAZIONE ANNUALE

Meta: “Per le Tlc servono investimenti e scelte sagge”

Il presidente della commissione Trasporti e Tlc della Camera in merito alla relazione annuale Agcom: “Sviluppo delle Ngn, lotta senza quartiere al digital divide e razionalizzazione delle frequenze le priorità”

Pubblicato il 15 Lug 2014

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“La crisi si sente, soprattutto nell’editoria e nella pubblicità, ma la fiducia è maggiore delle preoccupazioni: con i cambiamenti in atto e con quelli che verranno, il settore delle telecomunicazioni sarà determinante nei prossimi anni per il futuro dell’Italia”. Così il deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Michele Meta, commenta la relazione annuale dell’Agcom, presentata oggi a Montecitorio.

“I numeri rischiano di far paura – prosegue il deputato democratico – ma con investimenti importanti e scelte sagge si può uscire vincitori dal momento complicato: sviluppo delle reti di nuova generazione, lotta senza quartiere al digital divide, razionalizzazione delle frequenze adeguata ai nuovi bisogni della banda mobile, privatizzazione delle Poste senza comprometterne il servizio universale”.

“Dalla relazione Agcom – conclude Meta – emerge un’analisi chiara, nei limiti della chiarezza possibile in un periodo di transizione come questo: la materia delle telecomunicazioni è infatti in continuo divenire, e per questo c’è bisogno di scelte lungimiranti. Il semestre europeo è un’occasione buona per fissare strategie comuni e portarle avanti senza esitazioni”.

Secondo la relazione Agcom, nel 2013 il mercato delle tlc registra, rispetto al 2012, minori introiti per 4,1 miliardi di euro. Il dato conferma la contrazione dei ricavi complessivi già rilevata nel triennio precedente ma attesta un aggravamento della flessione in termini assoluti rispetto all’anno precedente, il doppio del valore negativo riportato nel 2012.

Nel settore, sono ancora i servizi di rete mobile – analogamente allo scorso anno – a registrare la contrazione più elevata in termini di ricavi. A differenza dello scorso anno, la riduzione dei ricavi da rete mobile è, inoltre, nettamente superiore, quasi il doppio, rispetto a quella registrata per la rete fissa (rispettivamente -13,9% e -7,5%). Il settore mobile, peraltro, registra per la prima volta una flessione degli introiti anche nei servizi dati. Così, mentre nel 2012, il livello di investimenti nelle reti di tlc era rimasto complessivamente stabile – grazie all’incremento registrato nel segmento mobile che compensava la riduzione segnata nel segmento della rete fissa – nel 2013 gli investimenti in infrastrutture sono diminuiti nell’insieme di oltre il 5%.

A fronte di questi elementi di novità, l’andamento complessivo del mercato delle telecomunicazioni conferma le tendenze evidenziate lo scorso anno, tra cui la riduzione dei prezzi dei servizi di tlc a beneficio dei consumatori, soprattutto nel settore mobile. Nel settore fisso è costante la riduzione dei volumi di traffico voce limitatamente alla rete fissa commutata. Nel settore mobile è crescente la contrazione dei volumi di traffico per gli sms, con impatto tuttavia contenuto sui ricavi unitari. In questo quadro, si conferma la sostanziale stabilità del grado di copertura delle reti a banda larga fisse a cui fanno da contraltare un rafforzamento della banda larga mobile e la prospettiva di crescita legata allo sviluppo dell’ecosistema digitale mobile grazie alla diffusione di nuovi servizi e applicazioni. L’impatto di internet sul Pil potrebbe però auspicabilmente aumentare in Italia, nei prossimi anni, ragguagliando le stime operate in ambito europeo per quanto riguarda il contributo dell’ecosistema connesso alla crescita economica.

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