Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Strategico Italiano (controllato dalla stessa Cdp) staccano una cedola da 10 milioni grazie alla fibra ottica. Metroweb Italia, la holding a cui fanno capo i principali investimenti in questo settore (principalmente a Milano con Metroweb e a Genova), secondo quanto risulta a Radiocor, ha chiuso il 2013 con un utile di 10,6 milioni di euro, praticamente tutto destinato a dividendi. Ciò grazie a proventi finanziari, principalmente cedole dalle controllate (da Metroweb sono arrivati 6 milioni) e rendimenti sulla liquidità investita, per 12,7 milioni.
Nelle casse della società restano infatti 180 milioni da destinare all’annunciato piano di investimenti in 30 città italiane sulla rete di nuova generazione (la cosiddetta Ngn) per 4,5 miliardi complessivi. Tuttavia – si legge nel bilancio 2013 – “sono avvenuti alcuni importanti cambiamenti di contesto” tra i quali “l’incertezza generata dal dibattito sul progetto di scorporo della rete Telecom Italia“.
In passato si era discusso di uno scorporo da realizzarsi contestualmente all’apporto, da parte di Cdp e Fsi, di Metroweb Italia alla eventuale newco: uno scenario, poi non realizzato, che ha probabilmente rallentato i progetti di espansione della società.
Il management sottolinea comunque l’avvio di lavori per lo sviluppo della fibra ottica a Bologna e Settimo Torinese e l’analisi “di ulteriori target in città di Lombardia e Veneto”. Metroweb Italia, presieduta da Franco Bassanini e guidata da Alberto Trondoli, è controllata al 53,8% da F2i e da Fsi al 46,2%: la partecipazione pari all’87,7% nella Metroweb di Milano (che con 375mila km di fibra ottica è la città più cablata d’Europa) vale 202 milioni, quella di Genova circa 15 milioni.