“L’asta per Metroweb decolla con quattro offerte vincolanti e
una certezza: la svendita della società è costata alle casse del
comune di Milano 50 milioni di euro mentre i privati di Stirling
Square capital usciranno di scena con un guadagno del 600% – 650%
in cinque anni”. Lo scrive l’edizione milanese di repubblica,
precisando che sul tavolo del fondo londinese proprietario della
fibra ottica di Milano ci sono quattro proposte di acquisto: dalla
supercordata Vodafone-Wind-Clessidra, dai francesi di Antin e di
Axa e del fondo F2I di Vito Gamberale.
La rete è stata valutata dal poker di concorrenti fra 410 e 430
milioni di euro, quasi il doppio del prezzo a cui l’ha venduta
Palazzo marino, ben nove volte di più se si esclude il debito.
La cordata favorita, secondo Repubblica, è quella formata da
Vodafone e Wind, che potrebbero clonare il modello Metroweb per
riproporlo in altre città.
Il successo di questa cordata potrebbe mettere in allarme Fastweb,
oggi cliente principale della fibra, mentre Telecom Italia ha
sparigliato le carte della banda larga in Lombardia grazie
all’accordo sottoscritto con la Regione per un pian di 95 milioni
di euro – 54 milioni a carico dell’azienda presieduta da Franco
Bernabè – per la copertura Adsl da 7 a 20 mega in 707 comuni, pari
a un milione di abitanti, in aree a “fallimento di mercato”.