Fastweb punta a una revisione al ribasso del contratto di fornitura
e servizio con Metroweb siglato nel 2003 e valido fino al 2030.
L'esito del negoziato potrebbe avere un'influenza sulla
procedura di vendita della società che gestisce la fibra ottica a
Milano.
Oggi, secondo quanto risulta a Il Messaggero, sarebbe in programma
un vertice fra la società di banda larga e Stirling Square, il
fondo inglese che possiede l'80% di Metroweb. Fastweb chiede
uno sconto di circa 5 milioni di euro annui sul contratto che
assicura un gettito di circa 10 milioni a quadrimestre, per un
totale quindi dell'ordine di 30 milioni l'anno.
Fastweb impugna gli accordi perché ritiene che a Telecom venga
praticato un prezzo più basso.
Se dovesse essere accolta la decurtazione diminuirebbe l'ebitda
di Metroweb, facendo scendere il valore della società e le quattro
offerte pervenute venerdì scorso sarebbero sottoposte alla
condizione sospensiva della definizione del contenzioso con
Fastweb. In corsa ci sono la cordata Clessidra-Vodafone-Wind che
avrebbe offerto 420 milioni, Axa Infrastructure, Antin, F2i-Intesa
Sanpaolo.