La lettera di intenti firmata a fine maggio 2015 tra F2i, Fsi (Cdp), Wind e Vodafone per la realizzazione del piano della banda ultralarga attraverso Metroweb è stata prorogata per la terza volta.
Il documento – la cui scadenza era fissata per oggi- è stato esteso per un altro mese, ossia a fine marzo. L’intesa è finalizzata a far nascere un’infrastruttura nazionale della fibra che porti al cablaggio dell’intero territorio nazionale attraverso Metroweb. In un primo momento la scadenza per trasformare il documento in una lettera vincolante era stata fissata per il 31 ottobre scorso; successivamente – complice il cambio ai vertici di Cdp e la delibera del Cipe con cui sono stati stanziati i primi miliardi di euro per il cablaggio del territorio nazionale – si era deciso di estendere i termini fino alla fine dell’anno, successivamente al 29 febbraio e ora la nuova scadenza è fissata per fine marzo.
Questa ulteriore proroga segue l’incontro avvenuto agli inizi di febbraio tra i vertici di Telecom Italia, Metroweb e l’Agcom per fare un primo passaggio esplorativo sul nuovo progetto condiviso dalle due società per cablare circa 250 città con la fibra ottica. Il parere dell’Autorità non arriverà prima di metà marzo e successivamente un simile giudizio verràrichiesto anche all’Antitrust. In attesa di capire quindi se il dossier Metroweb/Telecom riceveràil semaforo verde dalle autoritàcompetenti, le parti hanno deciso di rinviare ulteriormente l’intesa non vincolante siglata con Vodafone e Wind.
Nelle more della decisione dell’Agcom, secondo indiscreazioni di stampa, Metroweb potrebbe sondare la disponibilità di Vodafone e Wind a replicare il modello utilizzato dalla società della banda larga per cablare le città di Torino e Bologna. Nel dettaglio la prossima settimana i manager di Metroweb incontreranno Vodafone e Wind per proseguire gli approfondimenti su una possibile collaborazione. Sembrano invece in alto mare le trattative con Enel con la quale, aggiunge la fonte, c’è stato un incontro la settimana scorsa ma il progetto della banda ultralarga non presenterebbe ancora degli elementi concreti su cui intavolare una discussione.