CONSOLIDAMENTO

Metroweb, Trondoli: “Con Telecom dialogo ancora aperto”

L’Ad della società: “Proseguiamo i colloqui anche con Vodafone che ha confermato l’interesse”. E sulla newco: “Ipotesi accantonata dopo lo stop di TI”

Pubblicato il 24 Feb 2015

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“Credo di si. Il dialogo con Telecom Italia continua, è ancora aperto”. Lo ha affermato a MF-Dowjones Alberto Trondoli, Ad di Metroweb, a margine di un evento, in merito alla possibilità che i dialoghi con l’operatore possano considerarsi ancora aperti dopo che la società di Tlc ha congelato il dossier Metroweb.

Telecom Italia aveva mostrato interesse per rilevare il 53,8% detenuto da F2i in Metroweb ma poi il Board ha deciso di stoppare il deal. “A livello operativo il canale resta aperto”, ha aggiunto Trondoli, sottolineando che “credo che lo sia anche per i soci. Tra l’altro gli azionisti di Metroweb stanno proseguendo i dialoghi con Vodafone che a quanto so ha confermato l’interesse”.

In merito all’ipotesi di creare una newco per lo sviluppo della rete in fibra ottica nella quale sarebbero dovuti entrare i soci di Metroweb e gli operatori interessati al progetto, l’Ad ha precisato che dopo lo stop di Telecom “è stata accantonata” anche se questo è un progetto “che riguarda i soci”. La newco “era una delle opzioni a cui si stava pensando per far entrare Telecom ma adesso non c’è nulla di concreto”.

Inoltre Trondoli ha spiegato che “il ruolo della Cdp” socio di Metroweb attraverso Fsi, “è confermato. Continua ad essere impegnata nel nostro progetto ed è confermato anche il ruolo di F2i”.

In merito alla tempistica sul progetto della banda larga, Trondoli ha spiegato che “sicuramente” gli operatori presenteranno i progetti per la rete in fibra entro il 31 marzo come chiesto dal Governo nel decreto Milleproroghe.

Intanto il governo sta lavorando al “dossier” banda ultralarga: il documento andrà all’esame del Cdm del 27 febbario. La decisione di Telecom Italia su Metroweb potrebbe aver “influenzato” la definizione finale del piano stesso (che secondo quanto risulta a CorCom ha recepito nella nuova versione anche le osservazioni della Commissione Ue): la creazione di una newco con in pancia l’unico attore detentore dell’ultimo miglio di rete, Telecom Italia, avrebbe di fatto consentito al governo di poter contare su una “squadra” in grado di portare avanti gli obiettivi contenuti nel piano ultrabroadband (85% della popolazione a 100 Mbps e 100% a 30 Mbps nel 2020). Vodafone potrà portare eguali garanzie? E soprattutto sarà davvero disposta a farsi carico degli ingenti investimenti necessari per cablare il Paese?

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