Sulle strade di Paullo, in provincia di Milano, inizia la “rivoluzione” nella posa della fibra con una tecnica a impatto zero. Città metropolitana di Milano in partnership con Sirti ha avviato questa mattina la realizzazione, per la prima volta in Italia, nel comune di Paullo, di un collegamento in fibra ottica lungo circa 800 metri (i lavori si concluderanno in una settimana) con una tecnica innovativa basata su un microscavo di 2,5 cm di larghezza per 20 cm di profondità, in corrispondenza del cordolo del marciapiede.
Oggi le dimensioni delle moderne infrastrutture, in termini di mini-cavi e di mini-tubi per la protezione dei cavi, sono molto ridotte e conseguentemente richiedono scavi di piccole dimensioni, meno invasivi e che riducano al minimo i materiali di risulta e i materiali necessari per il riempimento.
In tale ottica bisogna quindi indirizzarsi verso tecniche di scavo e riempimento completamente nuove, grazie all’utilizzo di sistemi a basso impatto ambientale e veloci nella realizzazione. La completa realizzazione della infrastruttura deve essere tale da ridurre al minimo il disagio alla popolazione residente e alle attività commerciali. Deve essere superato il concetto di cantiere che rimane aperto per giorni e che produce intralcio alla circolazione dei veicoli.
Sirti e la Città metropolitana hanno svolto uno studio teorico e sperimentale al fine di comprendere i meccanismi di interazione tra il microscavo ed il sedime stradale, con l’obiettivo di identificare la miglior soluzione sia in termini di materiali da utilizzarsi sia di posizionamento dell’infrastruttura. Sulla base dei risultati ottenuti si realizzerà una infrastruttura realizzata con uno scavo di 20 cm di profondità: lo scavo è sufficiente a salvaguardare l’infrastruttura ottica evitando la maggioranza di sottoservizi (da 0 a 50 cm le norme non prevedono vi siano vincoli).
La larghezza dello scavo sarà pari a 2,5 cm, sufficiente per le dimensioni delle infrastrutture ottiche da posare. Il rRiempimento dello scavo fino a filo strada sarà effettuato con bitume modificato additivato con inerte, cioè con un materiale avente caratteristiche di elasticità e resistenza simili all’asfalto, eliminando il concetto del tappetino. Sul margine laterale esterno della corsia di marcia sarà dispnibile una minitrincea al fine di minimizzare i carichi sulla infrastruttura.
Le opere civili pesano mediamente 80% del costo totale dell’impianto, essendo legate alle onerose richieste di ripristino del manto stradale. La soluzione proposta consente un risparmio sulle opere dato che evita l’esecuzione dei ripristini e al tempo stesso garantisce l’integrità del sedime stradale.
“Per noi il tema dell’innovazione è centrale per lo sviluppo strategico del territorio – dice la vice-sindaca di Città metropolitana, Arianna Censi – Questi nuovi brevetti si aggiungono al notevole lavoro svolto dai nostri uffici negli anni precedenti che, tra le altre cose, ha portato alla realizzazione da parte della Città metropolitana di una importante infrastruttura come l’anello di fibra ottica, che si estende per oltre 250 chilometri intorno al nostro territorio. Quanto stiamo facendo oggi con Sirti ribadisce come una partnership virtuosa tra pubblico e privato su temi innovativi non possa che avere ricadute positive sul nostro territorio in termini di sviluppo economico e sociale della nostra comunità”.
“La partnership tra Città metropolitana di Milano e Sirti è un esempio virtuoso di collaborazione tra soggetto pubblico, attento a garantire ai propri cittadini servizi di alta qualità, e soggetto privato che, grazie al proprio know how, innovazione e alle tecnologie di ultima generazione nella realizzazione delle infrastrutture, eroga servizi a basso impatto ambientale e sociale, tempi certi di realizzazione, velocità di esecuzione, minimi disagi alla circolazione – sottolinea Andrea Mondo, vice president Operations di Sirti – Auspichiamo che ci sia un giusto adeguamento delle normative che disciplinino il modus operandi e le tecnologie da utilizzare nella realizzazione delle infrastrutture, al fine di estendere i benefici all’intero Paese”.