Microsoft ha intentato causa contro Samsung presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti nel Distretto Sud di New York per costringere il vendor sud-coreano a rispettare il contratto di cross-licensing firmato dalle due aziende del 2011. Il corporate vice president e deputy general counsel di Microsoft, David Howard, ha scrittto sul suo blog che Samsung ha autonomamente deciso a fine 2013 di non rispettare più l’accordo con cui deve pagare a Microsoft le royalties per la sua proprietà intellettuale; questa decisione sarebbe stata presa dopo che Microsoft ha annunciato l’acquisizione della divisione cellulari di Nokia.
Il New York Times riferisce che l’oggetto della causa è sia il fatto che Samsung ha smesso di pagare le royalties alle scadenze previste per i brevetti di Microsoft sfruttati nei device Android di Samsung sia il rifiuto di quest’ultima di pagare gli interessi per le royalties versate in ritardo. Secondo quanto riferito da Microsoft e riportato ancora dal New York Times, Samsung avrebbe violato l’accordo perché riterrebbe che l’acquisizione della divisione handset di Nokia da parte di Microsoft rappresenta una rottura del loro contratto di cross-licensing.
Microsoft ovviamente respinge la posizione secondo cui il deal per l’acquisizione di Nokia, annunciato a fine anno scorso e chiuso ad aprile, violi l’accordo con Samsung. Secondo David Howard, invece, la vera ragione per cui Samsung ha deciso di non pagare più le royalties è che le vendite di smartphone della sud-coreana sono quadruplicate da quando le due aziende hanno firmato quell’accordo. I termini dell’accordo non sono noti, ma solitamente il pagamento delle royalties cresce con l’aumentare delle vendite.
La causa redatta da Microsoft non specifica quanti soldi Samsung debba al gigante del software, ma gli analisti stimano che Microsoft riceva miliardi di dollari l’anno in diritti tramite accordi di licensing con tutti i produttori di device Android, tra cui, ma non solo, Samsung. Samsung ha indicato che sta ancora visionando la causa e deciderà nei prossimi giorni quali saranno le risposte più appropriate.