Microsoft pagherà Nokia più di 1 miliardo di dollari per
promuovere e sviluppare telefoni basati su Windows, così come
previsto dalla
partnership firmata lo scorso febbraio. La casa finlandese
pagherà invece una tassa per ogni copia del sistema operativo di
Redmond utilizzata sui suoi smartphone. Secondo quanto riporta
Bloomberg le società stanno ancora finalizzando i dettagli
dell'accordo che dovrebbe valere per cinque anni. Microsoft si
è rifiutata di commentare mentre Nokia ha sottolineato che il
contratto definitivo ancora non è stato firmato e che i dettagli
finanziari verranno formalizzati solo dopo la firma.
Ancora secondo Bloomberg i pagamento del miliardo di dollari
avverrà addirittura prima della formalizzazione definitiva
dell’accordo e sarebbe stato deciso dai vertici di Redmond per
evitare che la casa finlandese potesse decidere di passare ad
Android.
Nokia – spiega ancora Bloomberg – ha optato per Microsoft Windows
anche perché è più recente e meno usato sui device mobili
ripsetto ad Android ma soprattutto perché offre maggior chance di
competere sul mercato. Secondo l’accordo infine Microsoft
pagherà Nokia anche i diritti d’uso del suo portafoglio
brevetti.
Un successo di questa alleanza potrà portare vantaggi a entrambe
le parti sia dal punto di vista finanziario che strategico,
aiutando sia Nokia che Microsoft a contrastare la concorrenza di
Apple e Google sul mercato degli smartphone. E' vero che le
azioni di Nokia hanno perso il 26% da quando è stato presentato
l’accordo con Redmond, l’11 febbraio, perché molti investitori
non condividono la scelta di adottare il sistema operativo di
Microsoft, ancora nuovo e con uno share di mercato non molto
grande. Ma “la partnership dà a Microsoft la possibilità di far
salire di molto la propria quota di mercato e a Nokia permette di
tagliare sui costi e recuperare sui margini operativi”, ridottisi
in dieci anni dal 19% al 4,9%, nota Colin Gillis, analista di Bgc
Partners a New York. Nel 2011 e 2012, Nokia potrebbe ridimensionare
il budget per la ricerca e sviluppo in device e servizi di circa un
terzo rispetto alla spesa dell’anno scorso (circa 3 miliardi di
euro) grazie alla collaborazione con Microsoft, calcola Sami
Sarkamies, analista della Nordea Bank ad Helsinki.
Da parte sua Steve Ballmer è pressato dagli investitori perché
sia più trasparente sulla reale profittabilità delle attività
nel mobile software: Microsoft non comunica i dati separati di
questa unit ma li unisce a quelli delle attività nei video game
con la redditizia Xbox, per cui è difficile capire quali siano le
performance finanziarie del software per cellulari. Microsoft
avrebbe cercato con decisione l’accordo con Nokia anche per
evitare un’alleanza del colosso finlandese con Google Android. Un
altro vantaggio per Microsoft sarebbe la possibilità, prevista dal
contratto con Nokia, dicono alcune fonti, di pagare per usare il
portafoglio di brevetti della casa di Espoo.
Microsoft potrà anche usare i prodotti di mapping Navteq di Nokia
sia per i servizi di geolocalizzazione che per vendere pubblicità
e buoni sconto locali e a Nokia andrà parte del revenue generato,
con vantaggi, anche in questo caso, per entrambe le aziende. Le due
partner divideranno anche le entrate di servizi come la ricerca e
l’advertising, secondo quanto dichiarato dal presidente di
Microsoft Andy Lees lo scorso mese. Il chief financial officer di
Microsoft, Peter Klein, ha sottolineato la scorsa settimana a una
conferenza di investitori che proprio la vendita di questo tipo di
servizi è la chiave per rendere l’alleanza profittevole. Si
tratta di servizi ritagliati su misura per l’utente che
potrebbero portare miliardi di dollari di entrate a Nokia: lo aveva
detto il Ceo Stephen Elop fin dal momento dell’annuncio
dell’accordo.