“Home garantisce una full immersion nel mondo di Facebook in modo molto elegante, adeguato agli utenti più affezionati, ma anche per quelli che consultano il social network con più moderazione, e che potranno usare la nuova super-app come screen saver oppure bypassarla per collegarsi a tutte le altre app. È pensata per evitare che gli utenti si spostino su altre piattaforme, come Whatsapp, e in qualche modo punta alle nuove e nuovissime generazioni le quali, secondo Mark Zuckerberg, pensano che tutta Internet sia Facebook”. È questo il commento di Carolina Milanesi, Research vice president di Gartner, sul progetto lanciato dall’azienda di Menlo Park lo scorso 4 aprile che apre una nuova avventura per il social network.
Come giudica la mossa di Facebook?
È necessaria perché dà a Facebook l’opportunità di scommettere sempre più sulla fruizione in mobilità. Gli utenti trascorrono sempre più tempo su smartphone e tablet piuttosto che sui pc, quindi, per restare rilevantedeve muoversi in modo aggressivo nel settore mobile. Finora lo faceva attraverso le app, ma correva il rischio che il brand restasse sullo sfondo. “Home” riporta Fb in prima linea.
In Italia ci sono stati alcuni commenti negativi, soprattutto sui rischi legati alla privacy.
Non vedo come sia diversa da qualsiasi altra app caricata sullo smartphone se non per il fatto che verrà usata di più. Chi teme per la privacy sta sottovalutando l’enorme mole di dati personali di cui Facebook è già in possesso.
Quali ricadute potrebbe avere “Home” sui social network rivali e sulle app di messaggistica?
Non vedo Twitter in competizione con Fb, sono usati in modo molto diversi. Di sicuro è una mossa difensiva contro Whatsapp ma dubito che gli utenti persi da Fb torneranno indietro. È più probabile che “Home” riesca a frenare la fuoriuscita di altri utenti.
“Colonizzando” Android, la nuova super-app di Fb rischia di far perdere terreno a Google?
A meno che tra i due giganti informatici non ci sia un patto di revenue share – che non è stato ancora reso pubblico – per Google non credo ci siano vantaggi. Anzi, in realtà Google corre un grosso rischio perché, se “Home” funzionerà, gli utenti potrebbero finire per pensare che Facebook e Internet siano la stessa cosa.
Quali conseguenze avrà Home sul terreno dell’advertising in mobilità per Facebook?
Ovviamente un maggior coinvolgimento degli utenti garantisce al marketing risultati molto migliori.
Home può danneggiare qualcuno? È una guerra tra Over the top ? O colpisce pesantemente anche le telco?
Le telco rimangono bit pipe. Sinceramente, con “Home”, non vedo alcun cambio di scenario rispetto a quello che hanno contribuito a disegnare finora Facebook e le altre applicazioni. Gli operatori delle telecomunicazioni sono service provider e così li vedono i loro utilizzatori.
In definitiva ci sono vincitori e i vinti di questa partita?
È presto per dirlo: l’arbitro non ha ancora dato il fischio d’inizio.
L'INTERVISTA
Milanesi (Gartner): “Telco-Ott, Facebook Home può sparigliare le carte”
Il Research vice president di Gartner analizza il nuovo progetto del social network: “E’ presto per dire chi saranno vincitori e vinti”
Pubblicato il 07 Mag 2013
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