IL CONSIGLIO DI NAPOLI

Ministeriale Esa, l’Italia stanzia 1,2 miliardi

Il nostro Paese in pole position nei programmi spaziali. Il Consiglio, conclusosi oggi a Napoli, ha fatto il punto su iniziative in corso e future e sul ruolo politico dell’Italia. Il ministro Profumo: “Settore dello spazio strategico per la ricerca e lo sviluppo industriale”

Pubblicato il 21 Nov 2012

profumo-120131152838

Vale 1,2 miliardi lo stanziamento italiano a favore dei programmi spaziali. Una cifra che non solo rientra pienamente nella programmazione strategica approvata dal Governo ma ha assicurato al nostro Paese di mantenere un ruolo di leadership nell’ambito Esa (l’Agenzia Spaziale Europea) in cui resta il terzo paese contributore. È quanto emerso nella giornata conclusiva della Ministeriale 2012 andata in scena a Napoli, al cui Consiglio hanno partecipato per l’Italia il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese.

In dettaglio ammontano a 657 milioni di euro le sottoscrizioni complessive italiane per i programmi facoltativi, ripartite per un periodo pluriennale (3-5 anni), nel modo seguente: 137 milioni per i programmi sui lanciatori; 208 milioni per i programmi per l’osservazione della terra; 200 per i programmi relativi al volo umano; e 109 milioni per i programmi di sviluppo tecnologico e nel settore delle Tlc, navigazione e sicurezza. Inoltre, l’Italia nel corso dei prossimi cinque anni, contribuirà ai programmi obbligatori con circa 500 milioni.

“Il settore dello spazio – sottolinea il ministro Profumo – è strategico per la ricerca e lo sviluppo industriale dell’Italia. Il risultato della Ministeriale conferma il ruolo politico del nostro Paese, che si è concretizzato con la partecipazione al progetto Vega di nuovi partner, come la Germania, e con il rinnovato impegno di Olanda e Francia. Un importante riconoscimento politico all’Italia è testimoniato – aggiunge – anche dall’impulso alla nuova famiglia di lanciatori”. Il ministro della Ricerca italiano ricorda anche “la partecipazione del Paese allo sviluppo della Stazione Spaziale Internazionale, con attività importanti per il settore scientifico e industriale, oltre alla confermata partecipazione nei settori dell’osservazione della terra, dell’esplorazione e delle telecomunicazioni”.

Nonostante l’attuale fase di congiuntura economica sfavorevole, le sottoscrizioni complessive (da parte delle 20 nazioni che hanno preso parte alla Ministeriale, quest’anno per la prima volta Polonia e Romania) hanno raggiunto un valore totale nell’ordine dei 10 miliardi di euro, a conferma dell’importanza che tutti i Paesi membri attribuiscono alla ricerca e all’innovazione nel settore spaziale, al fine di sviluppare le capacità tecnologiche e industriali europee e sostenere la crescita economica.

Sul piano politico – si legge nella nota del Miur – va inoltre registrata l’approvazione di una specifica Risoluzione sulla futura evoluzione dell’Esa, e sui rapporti tra Esa e Unione europea. In proposito, l’Italia ha auspicato che l’Esa e l’Unione europea trovino le modalità esecutive per garantire la sinergia tra le rispettive attività nel settore spaziale, in modo da evitare duplicazioni e massimizzare i ritorni degli investimenti degli stati membri. Per quanto riguarda i grandi programmi europei Galileo e Gmes, su proposta italiana è stata sottolineata l’importanza di una tempestiva ed efficiente implementazione di questi programmi, inclusa la disponibilità dei primi servizi entro la fine del 2014.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati