La diffusione della larga banda e la digitalizzazione dei servizi pubblici rappresentano le condizioni essenziali per lo sviluppo economico del Paese, pertanto ci auguriamo che si continui a promuovere la strategia della digitalizzazione e dell’inclusione che consenta a tutti di integrarsi nel mondo delle nuove tecnologie. Chiediamo alle forze politiche che si candidano a governare il Paese di mantenere gli impegni presi fino ad oggi in tema di Agenda digitale. Continuare a promuovere l’innovazione tecnologica e la larga banda come risorsa fondamentale di crescita e competitività dell’Italia, lavorando fattivamente su cinque leve di sviluppo: la differenziazione delle modalità di accesso; il sostegno alla cultura digitale; il ruolo della domanda pubblica; lo sviluppo di contenuti e servizi; le iniziative nelle aree territoriali svantaggiate.
La precisa calendarizzazione dei decreti attuativi, attraverso cui individuare un chiaro e vincolante piano di scadenze temporali entro cui raggiungere i diversi obiettivi programmatici individuati dalle norme in tema di sviluppo digitale. Faccio notare come la quasi totalità delle misure contenute nei nostri provvedimenti di legge rinvii ad una successiva fase applicativa, demandata alla regolamentazione secondaria, che notoriamente costituisce il punto debole di questo tipo di interventi nel nostro Paese. La definizione di una governance unitaria nella realizzazione degli obiettivi.
I diversi ministeri interessati allo sviluppo delle operatività necessarie devono poter concorrere all’obiettivo con una visione unitaria e armonica senza conflitti di parte. Rafforzare il confronto strutturato con le imprese perché è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, aziende, politici, governi e singoli cittadini raggiungano la consapevolezza che solo un’azione congiunta può permettere di costruire un mondo migliore, in cui anche la tecnologia giocherà un ruolo importante per lo sviluppo del Paese.