E’ boom di download per i negozi delle mobile app, ma con una piccola frenata in vista: Gartner prevede un totale di 102 miliardi di download annuali nel 2013, contro i 64 miliardi del 2012, per arrivare a quasi 225 miliardi nel 2016; tuttavia, spiega Sandy Shen, research director della società di ricerche, “Ci aspettiamo una crescita molto sostenuta dei download fino a tutto il 2014, poi un lieve rallentamento, perché la media di download per device è alta quando il device è nuovo e l’utente va alla scoperta delle app che preferisce, ma nel tempo, l’utente accumula un portafoglio di app cui è affezionato e effettua meno download”.
Le app gratuite rappresenteranno sempre la fetta preponderante dei download: il 91% del totale nel 2013 e il 94% nel 2016. “Le app gratuite attualmente sono circa il 60% e l’80% rispettivamente del totale delle applicazioni disponibili sull’App Store di Apple e su Google Play”, spiega Brian Blau, research director di Gartner. “Prevediamo che i negozi di applicazioni iOs e Android costituiranno insieme il 90% di tutti i download globali nel 2017. Questi negozi di app sono sempre più attivi grazie ai loro ecosistemi complessi e a comunità di sviluppatori molto dinamiche. Nonostante questo, ci aspettiamo che i download medi mensili per device iOs scenderanno da 4,9 nel 2013 a 3,9 nel 2017, nentre i download medi mensili per device Android caleranno da 6,2 nel 2013 a 5,8 nel 2017. Questo si dovrà a un trend generalizzato che porterà gli utenti a usare sempre le stesse app piuttosto che a scaricarne di nuove”.
Nel frattempo le revenues totali dei negozi di applicazioni per piattaforme mobili arriveranno quest’anno a 26 miliardi di dollari, contro ai 18 miliardi del 2012. Inoltre, gli acquisti in-app (IAP o in-app purchase) costituiranno il 17% del fatturato degli store nel 2013 e il 48% nel 2017, mentre erano solo l’11% nel 2012. Ma, come nel caso dei download, anche gli IAP conosceranno una crescita robusta nel 2013-2014 per rallentare negli anni seguenti. Questo, spiega Gartner, si dovrà al fatto che i device raggiungeranno più consumatori del mass-market, che sono meno disposti a pagare per gli acquisti in-app rispetto agli early adopter. Ciononostante, gli IAP diventeranno il principale metodo di monetizzazione per gli app store e gli sviluppatori.
Gli acquisti in-app già rappresentano una fetta importante delle entrate dell’App Store di Apple, grazie alla forte propensione a spendere di chi possiede un iPhone. Le altre piattaforme non hanno raggiunto gli stessi livelli di spesa, ma Gartner prevede comunque in crescita il contributo dato dagli smartphone concorrenti di Apple agli acquisti in-app. Che restano per la società di ricerche un metodo di monetizzazione “valido e sostenibile nel lungo periodo” perché incoraggia l’acquisto basato sulla qualità dell’applicazione: si paga solo se l’app piace.