Da oggi gli operatori di telefonia mobile della Ue sono obbligati a
porre un tetto al consumo di Internet in roaming e ad avvertire gli
utenti quando questo limite viene raggiunto per evitare il rischio
di bollette stratosferiche.
In base alle norme sul roaming adottate dal Consiglio dei ministri
e dal Parlamento Ue nel giugno 2009, come prima cosa i gestori
mobili dovranno interrompere la connessione internet attraverso
cellulari e dispositivi connessi alle reti mobili quando la spesa
raggiunge un determinato limite stabilito dall’utente.
I consumatori potranno scegliere, entro il 1° luglio, di impostare
un tetto di spesa a loro piacimento: quando, all’estero, verrà
superato l’80% della cifra stabilita, l’operatore avrà
l’obbligo di avvisare il cliente del raggiungimento di questa
soglia.
Il termine entro il quale comunicare la propria scelta
all’operatore è il 1° luglio, dopodiché la soglia massima
prestabilita sarà quella fissata dalla Commissione, a 50 euro
mensili.
Dalla fissazione di un limite mensile al traffico Internet, la
Commissione europea auspica che "la tendenza degli operatori
sarà di rivedere le tariffe abbassando i prezzi" ha
dichiarato il portavoce dell'Ue, Jonathan Todd.
Grazie alle nuove norme europee, inoltre, il prezzo che gli
operatori di telefonia mobile pagano tra di loro per lo scambio di
un megabyte di dati è stato limitato ad 1 euro, ed sarà
ulteriormente diminuito nell'arco dei prossimi due anni.
"La protezione contro le bollette choc per lo scambio di dati
in roaming è un utile passo in avanti nella costruzione della
fiducia dei consumatori nell'uso della telefonia mobile per
navigare su Internet quando viaggiano in Europa", ha
dichiarato la commissaria all'agenda digitale, Neelie
Kroes.
Per i consumatori si eviteranno così brutte sorprese, come quella
capitata a un viaggiatore tedesco, che, dopo aver scaricato un
programma televisivo in Francia, ha dovuto pagare una bolletta di
oltre 46mila euro.