Che la rete in Ftth (Fiber To The Home, la fibra fino a casa) sia superiore in termini di prestazioni rispetto alle reti miste (rame/fibra) è ormai risaputo. Lo ha chiarito anche l’Agcom con la delibera 292/18/CONS in cui si specificano le differenze tra le diverse tipologie di infrastruttura fisica utilizzate per l’erogazione dei servizi di telefonia, consentendo l’utilizzo del termine “fibra” in qualsiasi comunicazione di tipo pubblicitario o commerciale solo ed esclusivamente nei casi in cui l’offerta sia relativa ad una rete completamente in fibra (i.e. Ftth, fibra fino all’abitazione dell’utente).
Al contrario, qualora il servizio sia offerto su architetture di rete Fttc e/o Fwa (ovvero reti composte da fibra e rame/radio), l’operatore non potrà ricorrere al termine fibra se non affiancato rispettivamente dalla dicitura “mista rame” e/o “mista radio” espressa, peraltro, alle stesse condizioni di udibilità e leggibilità. È infine completamente esclusa la possibilità di utilizzare il termine fibra nei casi in cui il servizio sia offerto tramite reti in rame. Solo la soluzione Ftth (rete al 100% in fibra), infatti, è in grado di offrire determinate prestazioni in termini di velocità, tempi di latenza e stabilità della connessione.
Detto questo, a cosa può servire una rete tanto potente? “Le applicazioni della Banda Ultra larga (Bul) sono innumerevoli: partendo dal vedere un film in streaming senza lunghi tempi di caricamento fino all’industria 4.0, la robotica, la domotica, il tele-monitoraggio del territorio, la salute a casa del paziente o l’educazione digitale. Sono tutte realtà di cui in futuro non si potrà fare a meno” ha spiegato Elisabetta Ripa, Ad Open Fiber, società che sta portando la fibra pura in gran parte del Paese.
Per quanto riguarda l’entertainment c’è una grande famiglia, in continua espansione, che più di altri necessita di prestazione e velocità della rete, quella dei gamer. Questi ‘sconosciuti’ che passano parte del loro tempo libero incontrandosi in spazi virtuali nei quali svolgono le attività più disparate: sfide su campi di calcio, guerre simulate, viaggi in mondi fantastici e molto altro.
Secondo stime dell’Aesvi (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) del 2017, la popolazione dei videogiocatori conta in Italia 17 milioni di appassionati, per un volume di affari che si avvicina al miliardo e mezzo. Il triplo rispetto ai ricavi, ad esempio, del cinema. È anche interessante il dato che riguarda la trasversalità del segmento che include il 57% della popolazione tra i 16 e i 64 anni (di cui il 59% uomini, e il 41% donne). Un settore economicamente rilevante oltre che solido e redditizio.
Il modello di Open Fiber che vende la rete Ftth all’ingrosso a diversi operatori (modello “wholesale only”) ha mosso l’interesse di Fibra City, realtà nata nel milanese che punta all’espansione nei prossimi mesi in altre 12 città italiane. La missione di Fibra City è quella di creare offerte dedicate proprio ai gamer che non possono fare a meno di bassa latenza e stabilità nella trasmissione dei pacchetti. Per questo, fanno sapere dalla società, si è scelto di trovare un accordo con la sola Open Fiber come fornitore, non c’è alcun contratto con operatori che forniscano tratti di rete in rame.
L’infrastruttura interamente in fibra di Open Fiber, che garantisce le migliori performance possibili, e la programmazione degli apparati dedicati al gaming effettuata da Fibra City, ottimizzando le tratte verso i server di gaming in termini di instradamento (a discapito delle prestazioni verso i server generalisti) la rendono la migliore connettività per gli E-Sports.
I dettagli sulle offerte per i gamers e il progetto al via con Open Fiber saranno svelati a Milano il prossimo 20 settembre in un evento ad hoc in cui si farà il punto anche e soprattutto sui “plus” della fibra per l’esperienza di gioco in tempo reale.