“Il management della società continuerà a consolidare i recenti miglioramenti finanziari e operativi per rafforzare i flussi di cassa e migliorare il merito di crediti al 2018. Ciò detto gli alti fabbisogni di cassa e la crescita della competizione potrebbero rallentare la velocità alla quale riduce l’indebitamento”. Con questa motivazione Moody’s motiva l’innalzamento dell’outlook di Telecom Italia da negativo a stabile, annunciato in una nota di ieri a mercati chiusi. La società di rating promuove dunque la strategia dei vertici di Tim, che ha registrato un ultimo trimestre al rialzo con ricavi a quota 4,82 miliardi di euro (+8,5% rispetto al primo trimestre 2016), un Ebitda di 2 miliardi di euro e un ritorno alla crescita in Brasile.
“In pochi mesi abbiamo tolto il segno meno alle nostre principali metriche. Ora c’è una grande possibilità di rilancio per tutto il gruppo”, ha spiegato l’Ad Flavio Cattaneo commentando il miglioramento della performance economica della compagnia. Sulla stessa scia le parole pronunciate durante l’assemblea degli azionisti, che ha visto la vittoria di misura della lista Vivendi, dal vicepresidente della telco italiana Arnaud de Puyfontaine: “Oggi il gruppo è più forte che mai, ma il meglio deve ancora venire”.
Vivendi sembra dunque essere soddisfatta dei suoi investimenti in Italia. Sicuramente nel mondo telco, forse non altrettanto nel mondo televisivo. La querelle con Mediaset è infatti culminata con la pronuncia dell’Agcom, che ha stabilito l’impossibilità di mantenere la doppia partecipazione attuale dei francesi in Telecom e Mediaset. La media company, riporta oggi il Sole24Ore, starebbe puntando sulla dismissione della partecipazione di Telecom in Persidera per ottenere il placet della Commissione europea, che ha messo sotto la propria lente il controllo di fatto di Telecom. Telecom detiene il 70% dell’operatore di rete indipendente e, scrive il Sole24Ore, potrebbe mettere sul mercato la sua quota. Un’operazione che comunque dovrebbe passare dal cda della compagnia di Tlc. “In relazione alle notizie giornalistiche in merito agli impegni assunti da Vivendi nell’ambito del procedimento da essa avviato avanti alla Direzione generale concorrenza della Commissione Europea – si legge in una nota diramata in serata – Telecom Italia precisa che la materia non ha formato oggetto di alcuna analisi, neppure istruttoria, da parte del proprio management o dei propri organi sociali“.
Intanto Mediaset, che ieri ha annunciato il trimestre di ritorno all’utile, si prepara a rinforzare la propria posizione con un buy-back di azioni proprie fino al 10%. La proposta prevede l’acquisto di titoli “in una o più’ volte, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare”, che sarà sottoposta all’assemblea dei soci del 28 giugno. Parlando con gli analisti, il cfo Marco Giordani è anche tornato sulla disputa con Vivendi pronunciandosi in modo netto: “Non li abbiamo sentiti”.