TAKEOVER

Motorola Mobility passa nelle mani di Google

Dopo il disco verde delle autorità antitrust in Usa, Ue e Cina, Mountain View completa l’operazione: 40 dollari per azione per un totale di 12,5 miliardi. Intanto si dimette il Ceo Sanjiay Jha che sarà sostituito da Dennis Woodside

Pubblicato il 22 Mag 2012

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Google completa l’acquisizione di Motorola Mobility per 40 dollari per azione dopo per aver incassato il via libera delle autorità. Lo comunica Google in una nota, annunciando che l’amministratore delegato di Motorola Mobility, Sanjay Jha, si è dimesso e sarà sostituito da Dennis Woodside. “Sono lieto di annunciarvi che l’accordo è chiuso. Motorola è una grande società tecnologica americana. Ho fiducia nella squadra di Motorola: creerà la prossima generazione di cellulari”, afferma l’amministratore delegato di Google, Larry Page.

Ieri Google aveva incassato il via libera dell’autorità antitrust cinese al closing dell’acquisizione da 12,5 miliardi di dollari. In precedenza era già arrivato l’ok delle autorità antitrust Usa e Ue all’operazione.

Entro “qualche settimana” Google dovrà presentare alla Commissione Ue “proposte vincolanti” per correggere le violazioni della concorrenza di cui si è resa responsabile, altrimenti sarà Bruxelles a procedere: questo l’ultimatum lanciato oggi dal Commissario Ue per la concorrenza Joaquin Almunia. L’Antitrust Ue ha inviato una lettera a Google in cui esprime le sue preoccupazioni sul possibile abuso di posizione dominante da parte del motore di ricerca americano. Come ha spiegato il vicepresidente Joaquin Almunia, “diamo a Google la possibilità di presentare, nelle prossime settimane, proposte di soluzioni per evitare le nostre preoccupazioni”. Si tratta di affrontare quattro punti, che tengono conto delle denunce ricevute da Bruxelles, ha detto Almunia: i link verso propri servizi dal motore di ricerca, il modo in cui si copiano i contenuti di altri motori senza autorizzazione, la pubblicità e la portabilità della ricerca.

La Commissione europea, come ha spiegato Almunia in una conferenza stampa, potrebbe chiudere l’indagine che ha aperto contro Google nel novembre 2010 in seguito a molti reclami se il gruppo Usa si allinea alle sue richieste. In caso contrario, ha aggiunto, l’indagine sarà approfondita.

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