Il principale sindacato argentino, la Cgt, si pronuncia a favore
dell’ipotesi, avanzata dal governo di Buenos Aires, di
nazionalizzare una delle due maggiori aziende telefoniche del
Paese, Telecom Argentina, partecipata da Telecom Italia. La Cgt
(Confederacion general del trabajo), molto vicina
all’amministrazione del presidente Cristina Fernandez, ha
affermato che appoggia l’idea di un “ritorno di sovranità”
su Telecom Argentina.
Lunedì il governo ha minacciato di chiedere al Congresso di
cancellare la licenza operativa di Telecom Argentina se la disputa
con Telecom Italia (che ha impugnato la decisione dell’Antitrust
argentino che vorrebbe dettare la tabella di marcia per la
dismissione della sua partecipazione nel Paese sud-americano)
finisce in tribunale. L'Autorità antitrust ha concesso
all’azienda di Bernabè fino al 25 agosto per vendere, ma se non
vede progressi entro il 25 febbraio prenderà in mano la situazione
assumendo un ruolo attivo nel processo di vendita.
Buenos Aires sostiene che il mercato delle telecomunicazioni locali
è diventato un monopolio dopo che la spagnola Telefonica è
entrata in Telecom Italia nel 2007. Le europee possiedono le due
maggiori telecom del Paese: Telefonica de Argentina è sotto il
controllo della spagnola, Telecom Argentina è partecipata
dall’italiana. Non è chiaro se la minaccia di ritirare la
licenza operativa sia reale o solo pensata per spingere Bernabè ad
affrettare la vendita. Secondo alcuni osservatori, il governo
vorrebbe vendere a uomini d’affari locali alleati della
Fernandez.
“L’eventuale nazionalizzazione di Telecom Argentina non avrebbe
altra ragione che quella di trasformare la compagnia in un regalo
per gli amici di Kirchner”, afferma il parlamentare
dell’opposizione, Francisco de Narvaez. Nestor Kirchner, marito
della Fernandez ed ex presidente dell’Argentina a sua volta,
sembra continuare ad avere un certo peso nelle decisioni del
governo, che, negli ultimi anni, ha nazionalizzato diverse aziende
importanti come le poste (Correo Argentino) e la compagnia aerea
(Aerolineas Argentinas). Alcuni osservano anche che attirando
l’attenzione sulla questione delle telecom, il governo di Buenos
Aires cerca di sviare l'attenzione da altri temi scottanti,
come il tentativo del presidente di usare le riserve della banca
centrale per pagare i debiti del Paese.