Pur non trattandosi di un “endorsement” esplicito, Neelie Kroes sembra guardare con favore alla creazione di un network paneuropeo delle infrastrutture tlc. E’ questo il messaggio che emerge sottotraccia da un breve colloquio che la Commissaria all’Agenda Digitale ha concesso al Financial Times.
“Stiamo lavorando ad una gamma di misure volte a creare condizioni stabili e comuni per la concorrenza, gli investimenti e la crescita del settore delle tlc, che dovrebbero rendere il consolidamento transnazionale più attraente”, ha spiegato la Kroes al quotidiano britannico. E in tal senso, “forme diverse di condivisione degli asset possono promuovere la concorrenza e gli investimenti”.
Nel corso dell’intervista, la Commissaria disegna con chiarezza le proprie priorità strategiche per il 2013: “Un accesso regolato alle infrastrutture dominanti che incentivi gli investimenti di tutti gli attori, un accesso ad altre utilities su termini ragionevoli e l’ulteriore condivisione degli asset wireless”. Queste insomma le principali ricette sul fronte Commissione che dovrebbero sdipanarsi mediante una serie di proposte e raccomandazioni attese entro l’estate.
E’ nondimeno prematuro prendere in considerazione la creazione di un unico regolatore su scala europea, ammette la Kroes. Anche se, prosegue, è necessario rafforzare la cooperazione tra le autority nazionali e la Commissione per poter guidare i cambiamenti di cui l’industria ha bisogno.
Nel frattempo, dopo timide smentite, dal versante degli incumbent cominciano a trapelare le prime conferme sul piano di network paneuropeo. Secondo quanto rivelato venerdì scorso dal Corriere delle Comunicazioni la bozza del progetto dovrebbe vedere la luce entro il mese di giugno. Lo stesso Financial Times, tra le pieghe dell’intervista alla Kroes, indica che Etno (l’associazione europea delle principali Telco) si appresta nei prossimi mesi a presentare le prime idee alla Commissione. Ce n’è abbastanza per ridare l’abbrivio alla corsa delle borse. Con il titolo di Telecom Italia, in particolare, che stamane in apertura di seduta registrava un +4,4%.
La notizia che i maggiori operatori del continente stessero prendendo in considerazione la creazione di una “newco” nella quale far confluire i network infrastrutturali, insieme al debito associato con questi asset, era stata gettata nella mischia martedì scorso dal Financial Times. Secondo l’indiscrezione riportata dal quotidiano britannico, l’idea era stata discussa il 28 novembre nel corso di un incontro tra il commissario alla concorrenza Almunia e gli stessi Ceo degli operatori coinvolti nell’operazione. A Bruxelles era partita immediatamente la caccia alla “gola profonda”.
E, secondo i meglio informati, la Kroes aveva accolto lo scoop con una certa irritazione, perché sarebbe stata tenuta all’oscuro dell’iniziativa. L’intervista di stamane sembra piuttosto smentire queste voci. E anzi appare indicare che la Commissaria intenda per lo meno giocare un ruolo centrale nel garantire le condizioni adeguate qualora il progetto si concretizzi. Nell’agenda della Kroes ci sono infatti nuove misure per abbattere i costi della creazione di nuovi network e agevolare lo sviluppo del 4G. Ma soprattutto c’è una chiara consapevolezza: “la capacità di guidare un’ampia armonizzazione del contesto normativo e del mercato delle telecomunicazioni sarà quest’anno messa alla prova come non mai”.