CISCO

Nel 2016 più device connessi che persone

Secondo il Cisco Visual Networking Index da qui a cinque anni il traffico dati mobile aumenterà di 18 volte e i dispositivi in Rete raggiungeranno quota 10 miliardi

Pubblicato il 14 Feb 2012

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Il traffico dati mobile aumenterà di 18 volte nei prossimi cinque anni, raggiungendo i 10,8 exabyte al mese o 130 exabyte l’anno. A dirlo il Cisco Visual Networking Index (Vni) secondo cui il boom sarà determinato in larga parte alla crescita dei dispositivi che si connettono in mobilità, che supereranno – per numero – addirittura la popolazione mondiale (secondo l’Onu nel 2016 la popolazione mondiale sarà pari a 7,3 miliardi). Il tasso di crescita annuale a 130 exabyte equivale a 33 miliardi di Dvd, 4,3 quadrilioni di file Mp3 e 813 quadrilioni di sms.

Nel dettaglio, grazie alla domanda di contenuti streaming on demand dei consumatori il traffico cloud in mobilità aumenterà di 28 volte da qui al 2016, con un Cagr del 95%. Ci saranno inoltre oltre 10 miliardi di device connessi a Internet, compresi i device machine to machine che faranno aumentare anche l’uso di reti wireless.

Il traffico dei tablet crescerà di 62 volte nel 2011-2016: si tratta del più alto tasso di crescita di qualsiasi altra categoria di dispositivi monitorati nella ricerca. La quantità di traffico mobile dati generato dalle tavolette – pari a 1 exabyte al mese – sarà quattro volte l’importo complessivo mensile del traffico dati mobile globale registrato nel 2010 (237 petabyte al mese).

Infine Cisco stima che il 71% per cento di tutti gli smartphone e tablet (1,6 miliardi )potrebbero essere in grado di connettersi ad alla rete mobile Ipv6 entro il 2016.

Per quanto riguarda l’aumento a livello di macro regioni, Cisco stima in Medio Oriente e Africa ci sarà il tasso più alto di crescita con un Cagr del 104% mentre l’Asia-Pacifico potrà contare su un Cagr dell’84%. Seguono l’Europa Europa centrale e orientale con un Cagr dell’83% e l’America Latina (Cagr del 79%).; in Nord America il Cagr sarà del 75% e in Europa Occidentale del 68%.

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