Doppio passo avanti verso reti a prova di futuro al Mobile World Congress di Barcellona. La prima “evoluzione”, firmata Ericsson, consiste in oltre 10 nuove soluzioni per la riduzione delle emissioni di carbonio e l’ingombro dei siti, migliorando le prestazioni energetiche e potenziando la capacità della rete. La seconda è firmata Nokia: si tratta di un “motore” fotonico di sesta generazione in grado di abbattere del 60% il consumo energetico della rete.
Le soluzioni di Ericsson
Ericsson presenta nuove soluzioni che puntano a rispondere alle esigenze degli operatori di raggiungere l’obiettivo Net Zero soddisfacendo al tempo stesso la domanda di una maggiore capacità 5G e di crescita dei ricavi. I nuovi prodotti saranno in commercio nel corso del 2023 e del primo trimestre del 2024.
In particolare, in occasione del Mobile World Congress 2023 di Barcellona il vendor svedese presenterà una nuova gamma di soluzioni Radio guidate dalla Radio 4485, una Fdd (frequency-division duplexing) a tripla banda più leggera del 53% e che consuma circa il 22% di energia in meno rispetto a prodotti simili. Ad essa si affiancano anche nuove Radio a doppia e singola banda.
Ericsson presenta inoltre una nuova gamma di radio Massive Mimo a banda larga che offre una larghezza di banda istantanea di 600 MHz in grado di raddoppiare la capacità senza richiedere ingombro aggiuntivo dell’antenna e che migliora l’esperienza dell’utente.
Anche il software è protagonista dei nuovi lanci, con nuove funzionalità come l’Interference Sensing, che ottimizza le prestazioni del Massive Mimo a banda media riducendo al minimo le interferenze tra le celle e aumentando la capacità della rete fino al 40%.
Più capacità di rete, minor consumo energetico
Il portfolio aggiornato comprende anche nuove offerte nel trasporto per reti mobili. La nuova radio microwave quadrupla Mini-link 6321, con capacità di 4,8 Gbps, mira a facilitare per gli operatori le opzioni di evoluzione delle reti di accesso. La nuova soluzione offre ingombri e consumi energetici ridotti di circa il 50% rispetto alle soluzioni precedenti per la realizzazione di un ponte radio Mini-link a quattro portanti.
“L’aumento della capacità, il risparmio energetico e la sostenibilità sono elementi centrali nei piani di evoluzione delle Ran da parte degli operatori – dice David Hammarwall, Head of Product Area Networks di Ericsson -. Il nuovo portfolio di Ericsson soddisfa le esigenze principali degli operatori e guida il settore verso la Net Zero, cogliendo nello stesso tempo le opportunità di crescita del traffico dati”.
Ericsson sta anche riducendo le proprie emissioni di carbonio relative al processo di produzione di nuove tecnologie radio, utilizzando la metrica dell’embodied carbon che misura la quantità di gas serra rilasciati prima della distribuzione del prodotto.
Il “motore” fotonico di Nokia
Nokia annuncia invece il lancio del suo “motore” fotonico di sesta generazione, il PSE-6s, in grado di ridurre il consumo energetico della rete del 60%. “Oltre a migliorare l’efficienza energetica – fa sapere l’azienda -, gli operatori di rete devono aggiungere un’enorme capacità in risposta alla domanda sempre crescente”.
Il PSE-6 supporta l’erogazione efficiente di servizi ad alta velocità, tra cui 800 Gigabit Ethernet su distanze di 2.000 km e oltre.
Secondo la società di ricerca Cignal.AI, la capacità di rete implementata su ottiche coerenti dovrebbe crescere a un tasso di oltre il 40% all’anno nei prossimi quattro anni, guidata da più connessioni di rete, velocità di larghezza di banda più elevate e nuove applicazioni.
“La capacità aggiuntiva spesso comporta una maggiore complessità per gli operatori – dice James Watt, Vp Nokia Optical Networks -. Ma PSE-6s è progettato per semplificare la scalabilità. Sarà disponibile come aggiornamento nel nostro portafoglio. Abbastanza potente da ridefinire la frontiera del trasporto coerente, è tuttavia semplice da implementare, in modo che gli operatori di rete possano sfruttare immediatamente le sue capacità di scalabilità e prestazioni. Questi vantaggi derivano da un minore consumo energetico per bit, con conseguente Tco migliore, oltre ad aiutare gli operatori a raggiungere obiettivi di riduzione del carbonio sempre più aggressivi”.