STRATEGIE

Netflix spinge sull’Europa, ma l’Italia resta in forse

Confermati i piani di espansione nel Vecchio Continente: si parte in Francia e Germania ed entro l’anno il servizio di video-streaming debutterà anche in Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo. Il nostro Paese invece dovrà attendere almeno il 2015: resta da sciogliere il nodo banda larga

Pubblicato il 21 Mag 2014

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Netflix è pronto alla conquista dell’Europa. Il servizio di video streaming americano – già presente in Uk, Irlanda e Paesi scandinavi – ha confermato il lancio della piattaforma sui mercati di Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio e Lussemburgo per la seconda metà dell’anno, mentre l’arrivo in Italia sarebbe rimandato almeno al 2015, per problemi di copertura con la banda larga. I clienti di Netflix sono infatti pesanti utilizzatori di banda: nell’America del Nord, più del 34% dei dati usati nelle ore di punta è riconducibile a Netflix, secondo uno studio del vendor Sandvine.

In Europa, Netflix permetterà ai clienti di guardare una selezione di film di Hollywood e serie Tv sia locali che internazionali senza pubblicità e fruibili su ogni genere di device: Tv, tablet, smartphone, consolle per i giochi e computer.

I cittadini dei Paesi che saranno raggiunti da Netflix che sono già interessati ad abbonarsi alla piattaforma possono fin da ora iscriversi al sito Netflix.com per ricevere un avviso via e-mail sulla data di avvio del servizio. Altri dettagli sul lancio, compreso il prezzo dell’abbonamento, l’esatta programmazione e i modelli di terminali supportati, verranno comunicati nei prossimi mesi. Netflix deve infatti sottostare alle norme dei singoli Paesi europei in fatto di produzione, programmazione e diritti audiovisivi. In Francia, spiega oggi il Wall Street Journal, Netflix troverà le norme più penalizzanti: occorre non solo dare spazio alle produzioni nazionali, ma anche finanziare alcune produzioni cinematografiche francesi e aspettare tre anni prima di trasmettere i nuovi film.

Al momento Netflix ha più di 48 milioni di clienti in più di 40 Paesi; oltre 35 milioni di questi abbonati sono negli Stati Uniti, dove Netflix domina il mercato del video on-demand. Secondo le dichiarazioni del Coo David Wells riportate da Bloomberg, l’azienda nel lungo termine vuole arrivare a 120 milioni di abbonati fuori dagli Usa ed esclusa la Cina. Negli Usa vuole crescere a 60-90 milioni di abbonati. Obiettivi molto ambiziosi, che per ora pesano sui conti di Netflix, che per finanziare la sua aggressiva espansione continua ad essere in perdita: ad aprile la società ha riportato un rosso di 35 milioni di dollari nella sua divisione internazionale. Il deficit si è dimezzato rispetto all’anno prima ma per ora Netflix si terrà in perdita per investire sulle sue operazioni di allargamento sui mercati esteri. Dove si aspetta nel lungo termine però di trarre più proftti che sul mercato americano.

In Europa Netflix è già presente in Regno Unito, Irlanda, Paesi Scandinavi e Olanda e ha una sede in Lussemburgo anche se secondo Le Figaro si sposterà in Olanda in vista della prossima espansione. Il quotidiano francese anticipa anche che Netflix in Francia sarà attivo da metà settembre e costerà meno di 10 euro al mese per il servizio in streaming.

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