STREAMING

Netflix sterminerà la pay tv?

Lo sbarco in Europa dell’operatore di streaming video ha prospettato un rimescolamento di carte nel mercato della Tv tradizionale. Ma in realtà, se vorrà vincere, dovrà puntare su offerte in bundle Tv-banda larga-cellulare

Pubblicato il 08 Gen 2015

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Siamo proprio sicuri che lo streaming di Netflix sia il killer della tv a pagamento? Ebbene, forse no: nonostante il gran numero di click per la serie Tv prodotta dalla stessa Netflix, “House of Cards”, quel momento non è ancora arrivato, almeno negli Stati Uniti. Ma in Europa?

Nel 2014, spiega un’analisi pubblicata dal sito di Cnbc (posseduta da Nbc Universal e dall’operatore Comcast), Netflix ha puntato sull’espansione in Europa in modo da battere i giganti della tv a pagamento come Sky e Liberty Global. Ma gli analisti non sono convinti che la “carneficina” possa avvenire in tempi brevi senza un adeguato sistema di bundling banda larga-tv-smartphone.

“Credo che in parte si sia trattato di una vera e propria campagna pubblicitaria pro-Netflix, quella che ha puntato sulla sua capacità di distruggere la tv a pagamento”, ha detto Richard Broughton, capo della broadband media alla IHS. Da parte sua Netflix nega di star mirando a sostituirsi alla tv a pagamento: “Il numero di titoli originali nel catalogo di Netflix è in aumento. Noi ci consideriamo complementari rispetto ad altri servizi, non un rimpiazzo”. “Proprio come i canali tradizionali, diversifichiamo il nostro contenuto, offrendo titoli che la gente vuole guardare ed offrendoli solo su Netflix”.

Nell’Europa occidentale Netflix ha 9.4 milioni di iscritti, stando ai dati di IHS, collocandosi al terzo posto dietro Sky e Liberty Global, rispettivamente con 19.3 milioni e 14.9 milioni di iscritti. Stando ad IHS, Netflix raggiungerà il secondo posto nel 2017, e mentre il suo numero di iscritti andrà ad aumentare, quello di Sky e Liberty Group rimarrà stabile.

Perché Netflix non sottrae utenti al mercato della televisione a pagamento? Per vari motivi. Uno riguarda la dimensione dell’offerta. Serie come “House of Cards” e “Orange is the New Black”, hanno riscosso molto successo (7 Emmy Awards in agosto) ma nonostante la popolarità di alcune proposte manca un vasto catalogo di offerte. “Netflix basa le sue offerte e promozioni intorno a pochi grandi titoli. Il numero di contenuti recenti è relativamente basso”, ha detto Broughton.

Inoltre, lo sbarco di Netflix in Europa ha provocato una serie di reazioni a catena. Gli operatori della tv a pagamento hanno reagito cercando di migliorare i pacchetti in bundle e un numero in crescita di operatori, come Sky e Virgin Media nel Regno Unito, sta lanciando offerte per tenersi il consumatore, rendendo la competizione difficile per Netflix. “Gli operatori della pay tv stanno cambiando modelli di business, in modo da non essere solo distributori di contenuti”, ha detto l’analista media online Ian Maude. Inoltre gli operatori Tv “sono più radicati nelle abitudini dei consumatori.”

Ancora, Netflix non gioca più da sola nel campo dello streaming. Anche Hulu e la piattaforma di Amazon fanno la loro parte. Il network Usa HBO ha svelato un sito web solo per lo streaming online, mentre nel Regno Unito, Sky ha la sua piattaforma on-demand chiamata NowTV. Il mese scorso, anche Sony ha annunciato Playstation Vue, un servizio online realizzato con i maggiori network, come CBS, Fox, ed NBC Universal. La loro crescita ha impedito a Netflix di avere una presa maggiore sull’Europa.

Di fronte ad una dura competizione, Netflix ha una sola soluzione: puntare sulla grandezza. Non a caso la sua espansione aggressiva sottolinea che la crescita degli utenti è indispensabile per il successo in futuro. Gli analisti dicono che questo gli darebbe l’influenza necessaria per combattere le compagnie tv tradizionali quando si tratta di acquisire dei contenuti e di creare dei programmi originali. “Ingrandendosi possono acquisire diritti maggiori, abbassare i costi dei contenuti, ampliare la capacità di finanziare più produzioni originali”, ha detto Broughton.

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