LO SCENARIO

Network cloud native, le telco accelerano gli investimenti

Idc stima un giro d’affari di 27,3 miliardi al 2027 dai 12,9 del 2022 con un Cagr del 16,1%. Trasporto core, infrastrutture, backhaul mobile, reti di accesso e Cpe virtuale i quattro segmenti più impattati. “Il mercato sta guadagnando slancio ma gli operatori dovranno affrontare una serie di difficoltà fra cui la mancanza di competenze nell’orchestrazione, la complessità operativa e la sicurezza”

Pubblicato il 19 Gen 2024

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Le reti di telecomunicazione sono sempre più cloud native: nel 2024 gli operatori tlc daranno un colpo di acceleratore alle implementazioni dei carichi di lavoro di rete nativi per la “nuvola”. Secondo Idc, infatti, il mercato del software per infrastrutture telco cloud sta crescendo a un tasso annuale composito del 16,1%, con un balzo dei ricavi da 12,9 miliardi di dollari nel 2022 a 27,3 miliardi nel 2027.

Il mercato analizzato include le funzioni di virtual network (Vnf), le funzioni di rete cloud-native (Cnf) e l’infrastruttura per la virtualizzazione delle funzioni di rete (Nfvi) su quattro sotto-segmenti: trasporto core, infrastruttura mobile, mobile backhaul, e reti di accesso e Cpe virtuale.

Il 2024 sarà centrale per l’affermazione del paradigma telco cloud, che porta vantaggi di costi e di flessibilità, anche se non mancano le sfide, tra cui le competenze, la complessità operativa e la cybersicurezza.

Reti tlc cloud-native, l’evoluzione 

La maggior parte degli attuali workload delle telecomunicazioni continua a sfruttare le Vnf, evidenzia Idc; tuttavia, poiché i fornitori di servizi mobile, fisso e altri servizi si spostano sempre più verso i carichi di lavoro cloud native, la società di analisi si aspetta una rapida crescita del mercato Cnf.

Per le previsioni relative al 2024 Idc ha tenuto conto di un trend che sta velocemente emergendo: la distribuzione dei workload delle telco, nativi per il cloud e basati su container, sul telco cloud. Per questo le funzioni di rete cloud native sono state considerate nelle stime di Idc come una voce separata.

Il container-as-a-service e l’edge

Includendo le funzioni di rete cloud-native, Idc evidenzia anche l’impatto sul sotto-segmento Nfvi e il correlato spostamento verso le offerte container-as-a-service (CaaS), che includono la gestione dell’infrastruttura basata su container come Kubernetes, o anche modelli di distribuzione ibridi in cui i container sono distribuiti su macchine bare metal o virtuali (Vm).

Inoltre, in un mondo cloud native, i fornitori di servizi di comunicazione tendono in misura crescente a distribuire le funzioni di rete tra i siti edge, continuando a gestire un mix di siti core e edge su piattaforme telco cloud orizzontali basate su fondamenta software comuni.

Telco cloud, le sfide: cybersicurezza e competenze

“L’adozione di funzioni di rete native per il cloud sta guadagnando slancio: vediamo in misura crescente le Cnf distribuite, accanto alle funzioni di rete virtuale, su tutta l’infrastruttura digitale basata su cloud dei fornitori di servizi di comunicazione”, ha affermato Ajeet Das direttore della ricerca, Telecom network infrastructure, Idc.

La spinta è fornita dai vantaggi che le telco ottengono in termini di agilità del servizio, un minor costo di proprietà e il ridimensionamento elastico della rete.  

“Tuttavia”, prosegue Das, “questi operatori affrontano una serie di sfide complesse, tra cui la mancanza di competenze interne nell’orchestrazione e nell’infrastruttura nativa del cloud, difficoltà nella definizione e nell’implementazione dei una cybersicurezza completa e complessità operativa della gestione delle reti on-premise, cloud e multi-cloud”.

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