Entra nel vivo questa settimana il confronto sulla realizzazione
della rete di nuova generazione per la telefonia con l'avvio,
da parte dell'Autorità per le Comunicazioni, dell'esame
delle linee guida per la Ngn. Mentre il Comitato Ngn invierà tra
oggi e domani all’Authority il testo che ha approvato, tra
mercoledì e giovedì sarà la volta degli operatori esporre
all'Agcom i propri propositi per la realizzazione
dell'infrastruttura.
"Mercoledì – ha precisato il presidente dell'Autorità
Corrado Calabrò a margine del Festival Eurovisioni- sarà
ascoltato l'amministratore delegato di Telecom Italia Franco
Bernabè, mentre il giorno successivo verranno gli altri
operatori".
Precedentemente le audizioni dovevano svolgersi tutte nella stessa
giornata, ma motivi di lavoro hanno fatto anticipare quella
dell'incumbent ''visto che – ha sottolineato Calabrò
– non potevamo aspettare''.
L'Autorità è convinta della necessità di "stringere i
tempi" sulle regole che "tocca a noi indicare e che poi
esporremo ad un confronto amplissimo". In questo senso ha
proseguito il presidente dell'Agcom "non posso che
esprimere soddisfazione" per l'accordo trovato la scorsa
settimana dal tavolo tecnico governo-operatori sulla condivisione
delle infrastrutture passive.
"Ogni azione di politica industriale che segna un passo avanti
nel percorso verso questa infrastruttura ormai indilazionabile non
può che essere ben vista da noi", ha conclude.
Quanto alle polemiche seguite alla proposta di aumento delle
tariffe dell'unbundling ora al vaglio della Commissione
europea, Calabrò ha respinto al mittente l'ipotesi che in
prospettiva le maggiorazioni possano drenare risorse alle nuove
reti: "Di che cosa stiamo parlando? Dopo sei anni
l'Autorità ha accordato un aumento di 30 centesimi al mese,
molto meno del caro vita".
Non solo quindi per il 2010 si tratta di un aumento
"infinitesimale", ma è anche "il minimo possibile
secondo il modello che ci ha indicato la Commissione Europea e che
noi abbiamo adottato".
E anche per quanto riguarda il 2011 e il 2012 "non solo –
ha rilevato Calabrò – sono aumenti inferiori di quelli posti a
consultazione pubblica, ma sono anche subordinati al rigoroso
accertamento sia della modalità di manutenzione della rete sia
dell'attivazione dei collegamenti".
Parlando alla XIV edizione di Eurovisioni il presidente Agcom ha
detto che ''Il basso sviluppo della banda larga su rete
fissa rappresenta un grave fattore limitativo all'espansione
della nuova piattaforma interattiva tv. La commissione Europea – ha
proseguito Calabrò – chiede la redistribuzione delle frequenze
della banda 800mhz agli operatori wireless dal primo gennaio 2013.
Agcom, che presiede in questo momento il gruppo di lavoro sul
radio-spettro, si è spesa per individuare una data anche anteriore
al 2015 valida per tutti i paesi''.
"Con l’avvento di Internet sta cambiando, soprattutto per i
giovani, il modo di guardare la tv, il mezzo scelto per la visione
e le attività svolte durante un programma”, ha spiegato il
Garante. Secondo Calabrò il modello on demand non deve però
sostituire quello lineare, ma solo affiancarlo. Nonostante
l’ampia libertà di scelta offerta dal web, il broadcasting in
diretta resta comunque insuperabile nel catturare l'attenzione
di larghe masse, nel lungo periodo.