Favorire l'introduzione e l'adozione della banda larga
veloce e ultraveloce nell'Unione europea. Questo
l'obiettivo alla base del pacchetto di misure annunciato oggi
dalla Commissione Ue.
Come
anticipato venerdì scorso dal Corriere delle Comunicazioni, il
pacchetto comprende: la Raccomandazione Nga che ha messo nero su
bianco la base giuridica per la realizzazione delle nuove reti
ultrabroadband; una proposta di decisione volta a istituire un
programma strategico in materia di spettro radio, che, tra i vari
obiettivi, assicura la disponibilità dello spettro per la banda
larga senza fili; una comunicazione sulla banda larga in cui è
illustrato in che modo incentivare al meglio gli investimenti
pubblici e privati nelle reti veloci e ultraveloci.
Tutte e tre le misure rientrano nelle "azioni" volte a
portare avanti gli impegni dell'Agenda digitale che fissa al
2013 l'abbattimento del digital divide e al 2020
l'erogazione dei servizi a banda larga ultraveloce.
"La velocità della banda larga è ossigeno per le
comunicazioni digitali, essenziale per la prosperità e il
benessere dell'Europa – sottolinea il commissario
all'Agenda digitale Neelie Kroes -. Queste misure
contribuiranno a far sì che i cittadini europei fruiscano di
internet in maniera ottimale, all'altezza delle loro
aspettative, per poter accedere ai servizi e ai contenuti internet
desiderati".
LA RACCOMANDAZIONE NGA (scarica
qui il testo in italiano)
Il documento traccia la strada ai regolatori nazionali. Queste le
principali novità
• Non ci saranno regulatory holidays per gli ex incumbent: le
tariffe di accesso alle nuove reti dovranno tenere conto del
rischio di investimento e dovranno essere stabilite tenendo conto
della profittabilità dell'investimento per gli operatori in
campo.
• I regolatori nazionali dovranno prevedere una serie di rimedi
per favorire la competizione tenendo conto delle specifiche
condizioni del mercato nazionale: l'obiettivo deve essere
garantire il giusto equilibrio fra le necessità di dotare i Paesi
di infrastrutture adeguate e la profittabilità degli investimenti
nonché di assicurare un clima di competitività evitando
"distorsioni" di mercato.
• La regolazione ante deve tener conto delle differenze in quanto
a condizioni di mercato ossia fra aree urbane e rurali ed anche
delle condizioni di competitività fra operatori nell'ambito
dei differenti mercati. La Commissione ha optato per una
regolazione light-touch laddovve la competizione è elevata
• La Raccomandazione supporta il co-investimento nelle Nga e
sottolinea la necessità di prezzi di accesso più bassi per
l'unbundling della fibra tenendo conto del ritorno degli
investimenti considerato nel lungo periodo e del volume in ternini
di contratti
SPETTRO RADIO
La Commissione propone che il Parlamento europeo e il Consiglio
elaborino un programma strategico quinquennale volto a promuovere
una gestione efficiente dello spettro radio, garantendo in
particolare che entro il 2013 sia reso disponibile uno spettro
sufficiente per le comunicazioni a banda larga senza fili, "la
qual cosa contribuirà notevolmente a portare connessioni a banda
larga veloce agli abitanti delle zone periferiche e a offrire
servizi innovativi in tutta Europa", si legge nel testo.
L'uso efficiente e competitivo dello spettro nell'UE
fungerà altresì da sostegno all'innovazione in altre aree e
settori strategici, quali i trasporti e l'ambiente. Per il
dettaglio della proposta
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LA COMUNICAZIONE SULLA BANDA LARGA
Fissa un quadro coerente per centrare gli obiettivi di banda larga
dell'Agenda digitale e, in particolare, illustra in che modo
incoraggiare al meglio gli investimenti pubblici e privati nelle
reti a banda larga veloci e ultraveloci. Invita gli Stati membri a
introdurre piani operativi di banda larga per le reti veloci e
ultraveloci attraverso misure concrete di attuazione, dà
orientamenti su come tagliare i costi di investimento e indica in
che modo le autorità pubbliche possono finanziare gli investimenti
in banda larga, ricorrendo anche a un uso più mirato dei fondi UE.
Annuncia inoltre che la Commissione europea e la Banca europea per
gli investimenti intendono proporre strumenti di finanziamento per
la banda larga.
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