Ngn a servizio dei Comuni. Allo studio un vademecum

Anfov e Cittalia avviano un progetto di ricerca per

per stabilire come implementare le infrastrutture Ngn in Italia e utilizzarle per offrire nuovi servizi via web al cittadino

Pubblicato il 14 Set 2009

ANFoV, l’Associazione per la convergenza nei servizi di
comunicazione, e la fondazione Cittalia, Centro europeo di studi e
ricerche per i comuni e le città, hanno avviato una ricerca comune
per stabilire come implementare le infrastrutture NGN in Italia e
utilizzarle per offrire nuovi servizi via web al cittadino.

La ricerca analizza un problema estremamente sentito nel nostro
Paese, che si colloca stabilmente agli ultimi posti, tra i Paesi
occidentali, nelle classifiche di penetrazione e di efficacia dei
servizi pubblici sul web. Tali graduatorie analizzano l’apporto
che l’ICT fornisce al miglioramento della qualità della vita dei
cittadini e rivelano un preoccupante ritardo dell’Italia.

Il problema è duplice: il legislatore ha avuto difficoltà da una
parte a predisporre sistemi di regole in grado di anticipare
l’evoluzione delle tecnologie, e dall’altra a costruire le
condizioni per la realizzazione di servizi realmente utili alla
collettività. Sembra che spesso lo sviluppo delle tecnologie (in
particolare, le infrastrutture di rete) e la domanda di servizi
(qui intesi nell’accezione dei “servizi pubblici erogati via
web”) abbiano proceduto su binari paralleli, incontrandosi solo
raramente.

Anche in questo periodo, mentre si comincia a progettare la
diffusione della NGN nelle città italiane, rischiamo di trovarci
di fronte al paradosso di avere in tempi relativamente brevi le
reti, ma non sapere quali servizi pubblici farci passare sopra.
Il quadro tecnologico e quello regolativo relativi alla diffusione
delle reti a banda ultra larga nel nostro Paese sono illustrati con
grande puntualità da ANFoV nelle “Note Tecniche per lo sviluppo
in Italia di una infrastruttura NGN”, sottoposta alle autorità
regolatorie italiane, che ne hanno preso atto con estremo
interesse.

Per questa ragione Cittalia ha identificato ANFoV come
interlocutore privilegiato con il mondo delle imprese e delle
istituzioni per la promozione di attività finalizzate
all’innovazione tecnologica nelle città, che possano portare
anche alla formulazione di proposte operative da sottoporre ai
decisori nazionali, oltre ad indurre le stesse autorità locali ad
accompagnare l’innovazione nelle reti orientando le proprie
stesse “regole” ad un adeguamento significativo e definitivo a
tali esigenze.

L’eliminazione di certi vincoli regolatori e procedurali a
livello locale va peraltro nella direzione di consentire sul
territorio nazionale la diffusione nel modo più capillare
possibile della larga banda e l’eliminazione quindi del digital
divide.

Dal canto suo, Cittalia sta completando un’analisi comparativa
sui servizi on-line erogati dai Comuni capoluogo, dalla quale si
evince come rispetto ad alcune politiche urbane ci sia una grande
distanza tra i servizi attualmente erogati e i reali bisogni dei
cittadini.

La collaborazione tra ANFoV e Cittalia consente di dare voce quindi
a tutte le “parti in causa” nel processo di digitalizzazione
dei servizi pubblici locali e alla creazione, più in generale, di
occasioni di sviluppo per una più vasta gamma di utilizzatori
portando nell’immediato alla formulazione di proposte operative
da sottoporre al legislatore.

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