“Utilizzo selettivo dei fondi pubblici per stimolare gli investimenti in fibra e misure correttive atte a garantire benefici agli utenti”. È questa la richiesta dell’Ftth Council Europe dopo che il Digital Agenda Scoreboard ha rilevato scarsi progressi nelle reti ad altissima velocità in Europa nonostante queste siano – come sottolineato più volte dal commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, e dal presidente della Commissione, Manuel Barroso – “fondamentali” per la ripresa economica.
Secondo il presidente dell’Ftth Council, Karin Ahl “è ‘importante andare oltre le proposte della Commissione europea per l’Ict contenute nella Connecting Europe Facility. I fondi pubblici saranno necessari nelle zone dove c’è un fallimento del mercato chiara senza però escludere le iniziative dei privati”. Inoltre l’associazione auspica da tempo la valorizzazione della concorrenza tra le reti nelle aree urbane densamente popolate quando è presente più di un operatore. “Le misure che minano gli incentivi ad investire devono essere evitate”, puntualizza la Ahl.
Secondo l’Ftth Council “i paesi che si affidano alla concorrenza basata sulle reti come la Francia, Spagna e Portogallo vedono non solo maggiori investimenti, ma anche e un mercato più competitivo dinamico quando le entrate sono in calo”.