Ngn, Galateri: “Prima gli aspetti tecnici, poi la collaborazione”

Il presidente di Telecom Italia apre al dialogo con gli Olo sul progetto di società della fibra. “Disponibili a collaborare ma prima affrontare nel dettaglio le questioni tecniche”

Pubblicato il 21 Mag 2010

"Bisogna prima affrontare prima la questione sul piano
tecnico. E poi si valuteranno le opportunità di
collaborazione". Fa un passo avanti il presidente di Telecom
Italia Gabriele Galateri di Genola. Dopo il no alle esperienze
"condominiali" annunciato nei giorni scorsi a seguito
della proposta di società nazionale della fibra lanciata da
Fastweb, Wind e Vodafone, il presidente di Telecom "apre"
al dialogo, ma invita a un dibattito "non a mezzo
stampa".

"Esiste la possibilità di un dialogo, come si sta verificando
in Trentino e in Lombardia, di collaborare con altri operatori
pubblici o privati per la parte relativa alle infrastrutture
passive – ha detto a margine del convegno "2000-2010- Dieci
anni di Internet Saloon" -. Abbiamo contatti con altri
operatori ma per parlare di questioni più alte bisogna farlo in
maniera più approfondita, tendenzialmente non sulle pagine dei
giornali", ha detto Galateri.

In merito all'offerta di Telefonica per rilevare il 50% di
Brasil Cell, la joint-venture che controlla l'operatore
telefonico brasiliano Vivo, Galateri ha riportato al centro
dell'attenzione il valore di Telecom Italia. "A un certo
punto il mercato capirà che Telecom Italia vale forse un po'
di piu' di quello che quota attualmente, perché ha dentro una
realtà come Tim Brasile". Se il Cda di Portugal Telecom
dovesse rifiutare l'offerta da 5,7 miliardi messa sul piatto da
Telefonica, quest'ultima potrebbe puntare proprio su Tim
Brasil. "Non so dire cosa faranno – ha commentato Galateri –
so solo che Tim Brasile è importante per noi".

Riguardo agli asset in Argentina, il presidente ha sotolineato che
"la Commissione europea ha esaminato con molta attenzione la
situazione . Ho avuto dalla Commissione molta attenzione perché il
tema della nostra presenza in Argentina non riguarda solo Telecom,
ma riguarda potenzialmente gli interessi di tutte le aziende
europee che operano in Argentina".

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