Sarà il 28% degli italiani a essere coperto da 30-100 Megabit nel 2015, con i piani commerciali degli operatori: si va dal 57% del Lazio al 34% della Lombardia, al 24% della Campania e al 10 % della Calabria. È quanto emerge dai risultati della Consultazione pubblica annuale sulla copertura delle reti di nuova generazione, pubblicata oggi dal ministero allo Sviluppo economico e anticipata ieri dal Corriere delle Comunicazioni.
Il piano riguarda per ora solo le regioni meridionali, per raggiungere 4 milioni di cittadini in 17 comuni (29 % della popolazione di quelle zone e 6 % della popolazione italiana, pari a 1,64 milioni di unità). Insomma, significa che i fondi pubblici metteranno in pari il Sud con il Nord per questa prima fase, fino al 2015. I fondi pubblici sono di 383.075.383 euro, a cui i privati contribuiranno con almeno il 30 % di risorse, partecipando al bando che sta per essere pubblicato.
Il rapporto è ricco di dettagli inediti. Le unità immobiliari coperte da Ngn degli operatori privati saranno circa 8,6 milioni, pari a 17 milioni di cittadini. Si scopre anche che sono 378 i comuni interessati dai piani degli operatori, fino al 2015. Sono i comuni in cui almeno il 10 % delle unità immobiliari sarà coperto. Ma di questi solo 50 sono i comuni classificabili come “aree nere ngn” (secondo le definizioni previste nella normativa comunitaria), cioè quelli in cui ci sono almeno due operatori. Le altre sono zone grigie, coperte da uno solo operatore: qui, di conseguenza, la concorrenza sarà affidata alle offerte all’ingrosso (di Telecom Italia e non solo). Le aree bianche- le sole dove ci sarà l’intervento del pubblico- sono 7.714.