«Il primo rivoluzionario esperimento di outsourcing evoluto in
Europa». Con queste parole Renzo Ravaglia, country manager
per l’Italia e i Paesi del Mediterraneo di Interoute, e
da dicembre scorso anche Responsabile Rest of the World e
della Business Division Wholesale, descrive Lit Fibre, la
soluzione “chiavi in mano” che consente agli operatori di Tlc
di dotarsi di reti dedicate proprietarie abbattendo i costi per la
realizzazione delle infrastrutture ed evitando il disbrigo delle
pratiche burocratiche e tutta una serie di oneri, che vanno dalla
progettazione alla manuntenzione, dal project management alle
gestione di tutti i fornitori coinvolti.
Lit Fiber è un “modello” che Interoute ha iniziato a proporre
su scala globale ai principali operatori internazionali e
rappresenta un ulteriore passo in avanti della società, già
presente in 22 Paesi, nel suo progetto di espansione su scala
mondiale. In sostanza con Lit Fiber Interoute si propone sul
mercato wholesale come outsourcer di reti trasmissive ad alta
capacità realizzate in fibra ottica. Un’offerta non da poco
considerati i tempi economici che stanno rallentando gli
investimenti e che potrebbero impattare negativamente anche sulla
realizzazione delle reti Ngn.
“Lit Fiber – puntualizza Ravaglia – consente di abbattere il
time to market demandando a Interoute la realizzazione e la
manutenzione della rete attiva e di sfruttare al meglio il
vantaggio temporale competitivo che ne consegue, condizione
necessaria per affermarsi nei mercati emergenti tradizionali in
forte crescita”. Ne è prova il progetto portato avanti per Ote
Globe: in appena sei mesi Interoute è riuscita a realizzare il
collegamento ad anello Timisoara-Vienna-Francoforte della rete Tbn
che collega Grecia ed Europa occidentale via Balcani. La soluzione
ha previsto la fornitura chiavi in mano di una rete trasmissiva
proprietaria con capacità fino a 800 Gb protetti che ha permesso a
Oteg di entrare sul mercato in 12 mesi dal concepimento del
progetto. Interoute oltre a mettere in campo circa 4mila km di
rete e a fornire tutti gli apparati accessori si è occupata
dell’intero project management, incluse le attività di
negoziazione con i fornitori locali di infrastrutture. Oteg può
gestire la rete Tbn attraverso un sistema sul cui Noc Interoute ha
la piena visibilità: ciò permette alla società – come da
contratto – di erogare i servizi di assistenza e supporto.
“Lit Fiber offre i vantaggi della proprietà della rete riducendo
sensibilmente i costi operativi e la complessità di
implementazione e gestione – sottolinea Matteo Biancani,
responsabile ingegneria di offerta per l’Italia e i Paesi del
Mediterraneo -. Interoute si fa carico della realizzazione
e della successiva manutenzione della rete attiva e di tutte le
attività time e resource consuming ad essa correlate, dando
all’operatore la possibilità di concentrare le proprie risorse
sul servizio e sulla relativa gestione”. La soluzione prevede,
infatti, la fornitura di un sistema di gestione mediante il quale
l’operatore può gestire in autonomia la rete per quanto attiene
le attività di provisioning, rerouting, troubleshooting. Contando
sul monitoraggio continuo effettuato dal Noc di Interoute. “I
vantaggi – aggiunge Biancani – aumentano in maniera esponenziale
all’aumentare della dimensione e della capillarità della rete.
Va da sè che nel caso di reti che attraversano più Paesi, alla
complessità operativa tipica della realizzazione di una nuova rete
si aggiungono le difficoltà di gestione delle entità locali e
problematiche quali la gestione delle scorte e del magazzino, la
manutenzione di apparati e fibra, l’accessibilità ai siti. E poi
ci sono le questioni legal-burocratiche legate ai differenti
regolamenti nazionali in tema di comunicazioni”.