I motori sono ormai accesi ed entro fine anno saranno diverse decine le città raggiunte dalla banda ultralarga fissa e oltre 100 i comuni coperti dall’ultrabroadband mobile. Le recenti indagini dell’Osservatorio Ultra Broadband sui consumatori italiani confermano un’aspettativa diffusa per l’allineamento dell’Italia rispetto ai paesi più avanzati del Nord Europa, ma anche una certa rigidità della migrazione verso i nuovi servizi.
Analizzando i dati si osserva come circa 1/3 dei clienti, consumer e business, è a conoscenza dell’esistenza dei nuovi servizi, anche se non sempre è chiaro dove sono effettivamente accessibili. Le differenze fra utenti privati e professionali sono invece significative quando si passa alla valutazione delle reti e alle esigenze funzionali. I 2/3 dei clienti consumer indica come la scelta tra la traiettoria ultra broadband fissa e mobile dipenderà solo dal fattore economico, ma la metà riconosce anche l’utilità di avere entrambi i servizi. La larga maggioranza dei clienti business percepisce invece la necessità di utilizzare entrambi i servizi e, paradossalmente forse, si dichiara più ottimista nello sviluppo delle prestazioni della rete mobile.
Dal punto di vista delle prestazioni, velocità, contemporaneità e qualità sono valori già associati ai servizi di nuova generazione, ma nella maggior parte dei casi non è noto il livello effettivo di download e upload raggiungibile. I clienti consumer tendono a concentrare le richieste ancora sulle prestazioni del download, rispetto alla qualità intrinseca dei contenuti, ovvero alla gestione di più applicazioni. Le imprese appaiono invece relativamente più sensibili all’aumento dell’efficienza complessiva dei propri sistemi informativi, con un occhio di riguardo anche per le prestazioni in upload. Oggi, forse più del passato, vale l’affermazione che è l’offerta che creerà la propria domanda.