La Newco per la Ngn italiana va avanti. Secondo quanto appreso da
Radiocor la società per le reti di nuova generazione sarà a guida
pubblica, con la Cassa Depositi e Prestiti come maggiore azionista.
E' il piano a cui lavora il Comitato esecutivo presieduto da
Roberto Sambuco, che sarà pronto a fine marzo. Il comitato ha il
compito di mettere a punto il business plan e le regole di
governance dopo il memorandum of understanding raggiunto a novembre
tra il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e sette
operatori di telecomunicazioni allo scopo di condividere le
infrastrutture passive per le nuove reti.
Il progetto vale 8,3 miliardi e punta a portare la fibra
'spenta' fino alle case di almeno il 50% degli italiani. Al
momento non è stata definita la quota di partecipazione che
spetterà alla Cdp, ma si pensa a una presenza pubblica nella
società di massimo dieci anni, per poi lasciare entrare il
mercato.
Il modello che si è scelto, spiegano fonti ministeriali, è quello
"dello Stato imprenditore a tempo". Il 10 novembre
scorso, data della firma dell'accordo al ministero dello
Sviluppo economico, per i lavori del Comitato era stato annunciato
un termine di tre mesi. In realtà l'insediamento del Comitato,
che si avvale come advisor di Stefano Pileri e di Rothschild, è
avvenuto circa un mese dopo il raggiungimento dell'intesa.
Si è infatti scelta la strada del decreto ministeriale per dare il
via ai lavori, un iter che ha richiesto più tempo del previsto. In
ogni caso il termine dei tre mesi, vista la complessità del
progetto in preparazione, non è da considerare perentorio. Ieri
c'e' stato un passo importante nella strada per la
costituzione della società delle reti: il ministro dello Sviluppo
economico, Paolo Romani, ha annunciato l'impegno del ministro
del Tesoro, Giulio Tremonti, al coinvolgimento della Cdp. Dopo il
'via libera politico' il prossimo passo è dunque la messa
a punto del business plan che poi verrà presentato alla Cdp.