Disco verde della Commissione Europea ai piani di contributo pubblico, in linea con le leggi sugli aiuti di Stato, per il sostegno della banda larga in Germania e Regno Unito. I piani approvati sono in linea con la normativa Ue sugli aiuti di Stato, non sono lesivi delle norme sulla concorrenza e riguardano la realizzazione nei due paesi di network Ngn in aree rurali a fallimento di mercato.
Nel dettaglio, la Commissione Ue ha dato l’ok allo schema di contributi pubblici tedesco, sbloccando investimenti per 2 miliardi di euro da destinare alla realizzazione delle Ngn nelle aree rurali non servite in Baviera. Lo schema di investimenti è stato presentato in Germania nel giugno del 2012, l’obiettivo è offrire connessioni a 50 Mbps in diverse zone della regione tedesca. entro il 2014 “Lo schema di sostegno alla banda larga in Baviera è in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale europea – ha detto il commissario Ue alla Concorrenza Joaquin Almunia – Non sono state riscontrate distorsioni sul fronte della concorrenza, perché lo schema prevede il sostegno soltanto per le reti aperte a tutti gli operatori, senza discriminazioni di accesso. Tutto ciò permetterà la concorrenza sulle reti sottostanti, consentendo alle aziende e agli utenti finali di poter fruire di servizi a banda larga a prezzi competitivi”.
Via libera anche al piano britannico da 1,8 miliardi di euro, che prevede investimenti a pioggia (“umbrella scheme”) in zone rurali e a fallimento di mercato in 140 aree locali del paese. Il piano di investimenti, gestito dal centro di competenze BdUk (The Broadband Delivery Uk), prevede di fornire assitenza alle autorità locali che presentano piani per la realizzazione di progetti a banda larga. “Il via libera a piani di investimenti a pioggia è un passo in avanti verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale e un forte stimolo per la crescita nel Regno Unito”, ha detto Joaquin Almunia. L’Agenda Digitale dell’Ue prevede la fornitura di connessioni a banda larga a 30 Mbps a tutti i cittadini europei entro il 2020. Il governo britannico si è impegnato a sottoporre all’Ue il piano complessivo aggiornato di investimenti a banda larga entro il 31 marzo del 2015.