Il Commissario europeo Neelie Kroes ha incassato il via libera degli Stati membri alla sua raccomandazione sulle reti di nuova generazione. “Gli Stati membri dell’Unione europea sono d’accordo sulle misure per migliorare gli investimenti a banda larga. Sono felice”, ha scritto il commissario su Twitter. Un passo avanti dunque verso il futuro assetto regolatorio e un nuovo tassello nell’acceso dibattito che coinvolge anche l’Italia dove Telecom ha avviato il progetto per la separazione della Rete, il cui sviluppo è legato anche a questo aspetto.
”Solo il 2% delle famiglie in Europa ha abbonamenti alla banda larga ultra-veloce. Cambiare questo è una priorità per il mio mandato – scrive nel suo blog il commissario Kroes – Così com’è il nostro settore delle telecomunicazioni è poco efficiente e non è in grado di crescere in scala. Voglio combattere questa tendenza in modo da avere un settore in grado di investire e innovare – è nell’interesse di tutti”.
”Oggi i rappresentanti degli Stati dell’Ue membri hanno formalmente dato il consenso al progetto di raccomandazione che traduce giuridicamente tali proposte, segnando la fine di un anno di intensa collaborazione con le parti interessate, autorità di regolamentazione nazionali e governi nazionali testo dettagliato” scrive la Kroes.
“Sono felice che l’Ue abbia ora accettato tali importanti misure, essenziali per stimolare la concorrenza su più fronti che non solo il prezzo, e gli investimenti nelle reti di nuova generazione, dando la certezza necessaria per la pianificazione a lungo termine, e garantendo una maggiore convergenza normativa in tutta l’Ue con prezzi del rame stabili e prevedibili”.
“A inizio settembre presenterò un pacchetto di misure per cambiare la situazione – realizzare un mercato unico delle telecomunicazioni, in cui gli operatori possono lavorare più facilmente attraverso le frontiere. L’accordo di oggi è un grande passo in avanti – ma in realtà, è solo il primo passo verso un continente più connesso e competitivo”.
Uno dei passaggi chiave della raccomandazione di Neelie Kroes è il taglio delle tariffe di roaming. Un provvedimento visto con grande preoccupazione da parte degli operatori europei, che non più tardi di ieri hanno lanciato l’allarme ricavi per bocca dell’Etno, quaintificando in 7 miliardi di euro di fatturato in meno l’impatto dell’azzeramento del roaming entro il 2020.