La Provincia Autonoma di Trento intende coprire tutto il territorio con 30-50 Megabit entro il 2017, grazie a un bando di gara previsto per maggio, con circa 50 milioni riallocati dal fallito progetto Trentino Ngn. Lo dice la Provincia al nostro sito. “Abbiamo deciso di uscire da Trentino Ngn, in accordo con tutti i soci, per la lunga attesa di un via libera dalla Commissione europea. Ma è stata una decisione presa anche alla luce del recente rapporto Caio, che spinge per coperture banda ultra larga fatte in Vdsl2 invece che che in fibra nelle case”, spiega Sergio Bettotti, responsabile del Progetto Reti per la Provincia.
Trentino Ngn è una società pubblico-privata, a cui partecipano la Provincia (in uscita, appunto), Telecom Italia, il provider MC-link e la Finanziaria Trentina. L’obiettivo era di coprire il 60% del territorio con fibra nelle case (mentre il 40% viene già via via coperto da Trentino Network nelle zone a fallimento di mercato, con una rete aperta a tutti gli operatori; questo progetto continua). L’attività di Trentino Ngn è stata bloccata sul nascere (da luglio 2012) da un’indagine della Commissione europea, che ne sta valutando la compatibilità con la normativa Ue in materia di aiuti di Stato.
Di ieri la notizia che la Provincia, valutando troppo lunga l’attesa di una risposta dall’Ue, uscirà da Trentino Ngn e quindi liquiderà la propria quota di partecipazione (52,2%). “Entro il mese di febbraio – fa sapere Telecom – si valuterà con gli altri soci, McLink e La Finanziaria Trentina, il mantenimento o meno delle loro rispettive quote e la definizione di una nuova governance della società”.
Quella della Provincia è stata una decisione a lungo meditata e sofferta, ma adesso l’amministrazione guarda avanti. “Adesso valuteremo con gli operatori quali sono le zone che non saranno coperte dai loro piani commerciali. Quindi a maggio presenteremo un bando per una rete fibra ottica fino agli armadi (Vdsl), per dare i 30-50 Megabit a tutto il territorio entro tre anni”, dice Bettotti. “Questo bando non dovrà passare dalla Commissione europea- come ci confermano anche da Agcom- perché rientra nell’accordo quadro dell’Italia con l’Europa del 2012”, aggiunge. Trentino Ngn è stata varata invece prima di quell’accordo e quindi non è potuto rientrarvi; in quanto società pubblico-privata aveva inoltre caratteristiche sui generis, senza uguali in Europa, e per questo motivo la Commissione ha impiegato molto tempo per valutarle.
Resta da vedere adesso la sorte dell’obiettivo originario, cioè la copertura a 100 Megabit con fibra nelle case in tutto il Trentino. “Il bando per i 30-50 Megabit avvicina la fibra agli utenti, fino agli armadi, ed è quindi considerabile un passo intermedio verso 100 Megabit. La cui copertura è un’idea da valutare in futuro, anche in accordo con gli operatori”, dice Bettotti.