Il Trentino gioca d’anticipo e vara un piano per la banda ultra larga che garantirà entro il 2019 una connessione a Internet ad alta velocità a tutta la regione, coprendo sia le zone centrali sia quelle più periferiche, con un investimento pari a 67 milioni di euro.
Dopo aver cablato circa 1100 chilometri di territorio, la Provincia autonoma di Trento si appresta a portare a termine la sua corsa verso l’all digital, doppiando gli obiettivi nazionali dell’Agenda digitale, che parla di una connessione ultra veloce da realizzare entro il 2020 ma solo per l’85% della popolazione, e si candida a diventare la regione più cablata d’Italia.
Il raggiungimento di questo ambizioso traguardo passa attraverso un consistente stanziamento pubblico. Il piano, approvato questa mattina dalla giunta provinciale, mette, infatti, sul piatto oltre 67 milioni di euro, che serviranno a finanziare sia le imprese di Telecomunicazioni intenzionate a completare l’adeguamento dell’infrastruttura di rete regionale, sia le stesse aziende e i professionisti trentini che, attraverso un credito d’imposta fino al 50%, potranno realizzare l’allacciamento alla connessione in fibra ottica a costi agevolati.
In particolare, il piano si prefigge di garantire un collegamento a 100 mega di velocità a tutte le imprese e i professionisti del territorio e a 30 mega per le famiglie e, non ultimo, di estendere la fibra ottica alle scuole, di cui al momento 56 già cablate e le restanti 295 da cablare entro il 2017.
Il progetto della Provincia nasce soprattutto per colmare il digital divide interno. Se nelle aree urbane più sviluppate di Trento, Rovereto, Riva del Garda, Arco e Pergine, gli operatori privati, come Telecom, Fastweb, Vodafone e altri, hanno già fatto il loro ingresso portando la rete in fibra ottica nelle case di tutti gli abitanti, più complicata si presenta la situazione delle valli, zone così dette a fallimento di mercato, dove le Telco non sono intervenute negli adeguamenti di rete perché non c’era garanzia sul ritorno economico del loro investimento.
E qui si è fatta sentire la mano della Provincia: i fondi stanziati dal piano banda ultra larga saranno utilizzati proprio per incentivare le Telco a investire in questi territori economicamente meno appetibili. Il bando di gara sarà emesso entro l’estate.
Le Compagnie telefoniche che realizzeranno le rete nelle aree periferiche potranno beneficiare di contributi fino al 70%, mentre nelle aree più sviluppate il bonus si fermerà al 25%, anche perché in queste zone i privati già dispongono di un collegamento a Internet di 30 mega, quindi le Telco saranno chiamate soltanto a elevare la potenza di collegamento a 100 mega.
“Internet oggi è uno strumento fondamentale per assicurare competitività – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi – e questo vale a maggior ragione in un territorio come il nostro, caratterizzato dalla forte diffusione delle piccole medi imprese, dall’importanza della componente turistica ma anche del patrimonio rappresentato dai liberi professionisti. Poter ‘correre’ con la velocità garantita dalla fibra ottica aiuterà tutto il Trentino a vincere le importanti sfide che sta affrontando. A questo si aggiunga anche il fatto che movimentare risorse così importanti potrà generare da subito un indotto stimato in circa 190 milioni di euro tra investimenti degli operatori di telecomunicazioni e gli interventi che gli utenti faranno anche grazie allo stimolo del credito di imposta, con il quale la Provincia coprirà buona parte delle spese sostenute per allacciamenti e adeguamenti degli impianti”.