Ora è ufficiale. Nokia acquista il concorrente Alcatel-Lucent. Per l’acquisizione Nokia riconosce un valore di 15,6 miliardi di euro. La fusione, che avverrà tramite un’offerta pubblica di acquisto e scambio nel 2016, creerà il secondo gruppo mondiale di reti di telefonia mobile (il maggior business di Nokia da quando ha venduto il settore smartphone a Microsoft) dopo la svedese Ericsson.
L’accordo prevede la cessione agli azionisti di Alcatel-Lucent di 0,55 azioni della nuova compagnia, per ognuno dei loro titoli. L’azionariato sarà composto per due terzi dall’attuale azionariato Nokia e per un terzo da quello di Alcatel-Lucent. La nuova compagnia userà il nome di Nokia, il quartier generale della corporate avrà base in Finlandia e sarà diretta dall’attuale management di Nokia.
L’azienda finlandese ha sottolineato che il concambio rappresenta una valorizzazione del titolo del gruppo francese del 34% rispetto alla media degli ultimi tre mesi.
Nel nuovo organigramma, il presidente sarà Risto Siilasmaa mentre Rajeev Suri sarà l’amministratore delegato. Il nuovo board sarà composto da 9 membri, di cui tre espressione francese e dei quali uno sarà il vice presidente. Sulla base dei risultati 2014, il nuovo colosso mondiale presenta un giro d’affari di 25,9 miliardi di euro, con un margine operativo di 10 miliardi e un utile betti di 1,13 miliardi (Nokia ha generato profitti per 1,17 miliardi mentre Alcatel-Lucent ha chiuso in rosso per 34 milioni).
La fusione fra Alcatel-Lucent e Nokia permette di creare “un grande campione europeo” in grado di reggere la concorrenza delle aziende cinesi – ha commentatoil ministro francese dell’economia, industria e digitalizzazione Emmanuel Macron – E un messaggio positivo dal punto di vista del progetto industriale – ha detto Macron – ed è un messaggio veramente rassicurante per l’insieme dei salariati”.
“Ciò che è importante per noi – ha aggiunto – è che da una parte non vi sarà la perdita di alcun posto di lavoro in Francia, vale a dire che il numero degli impiegati rimarrà il medesimo e noi abbiamo avuto l’impegno in tal senso da parte di Nokia e dall’altra parte i centri di ricerca e sviluppo non solo saranno mantenuti ma anche sviluppati”. “Questo grande campione europeo – ha aggiunto il ministro – potrà competere ad armi pari con Huawei e con gli altri grandi campioni cinesi”.