STRATEGIE

Nokia le prova tutte: Lumia 900 a metà prezzo negli Usa

Guanto di sfida a Apple e Samsung sul terreno degli smartphone. L’azienda precisa: “Nessuna strategie difensiva, semplice business”

Pubblicato il 16 Lug 2012

nokia-lumia-smartphone-120110150651

Nokia lancia il guanto di sfida a Apple e Samsung e aggredisce il mercato Usa dimezzando il prezzo del nuovo Lumia 900: da 99 dollari lo smartphone scende a 49 dollari sulla base di un accordo con At&t. L’operazione arriva a tre mesi dal lancio (intossicato dalla presenza di un bug al software). L’azienda ci tiene a far sapere che dietro la decisione non ci sono strategie difensive ma semplice business. “Siamo sotto un gigantesco microscopio – ha detto al Financial Times un portavoce dell’azienda, Doug Dawson -, ma l’operazione rientra nelle consuete strategie di espansione della base clienti facendo leva su prezzi più accessibili”. Inoltre Dawson fa notare che anche il prezzo dello stesso Galaxy IIS di Samsung, lanciato sei mesi prima del Lumia, era stato ridotto del 50% secondo una tempistica simile.

Nokia spera che Lumia 900, che offre connessioni Lte di At&t, potrebbe fare da cavallo di troia per l’ingresso nel mercato smartphone americano. Tuttavia la società ha incassato un duro colpo dal lancio del nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 8, che il Lumia non sarà in grado di eseguire.

Il valore delle azioni Nokia si trova sotto pressione da mesi. Nelle scorse settimane il titolo ha ceduto il 2,72% a Wall Street a 1,79 dollari e il 2,4% a Helsinki a 1,45 euro registrando il valore più basso da 17 anni per il colosso della telefonia che ha visto scendere la capitalizzazione di mercato a circa 6,7 miliardi di dollari. Gli analisti in questa occasione hanno ventilato l’ipotesi buyout sul gruppo.

Un altro segnale della forte crisi che sta attraversando l’azienda che a giugno ha annunciato tagli per 10mila posti di lavoro entro il 2013, nell’ambito del piano di riduzione dei costi. “Questa riduzione – aveva spigato il ceo Stephen Elop in una nota – sono una conseguenza difficile delle misure che pensiamo di dover prendere per assicurare la competitività a lungo termine di Nokia“. Tra le misure di riduzione sono stati previsti il taglio di alcuni progetti di ricerca e sviluppo, con conseguente chiusura degli impianti di Ulm (Germania), Burnaby (Canada) e dello stabilimento produttivo di Salo (Finlandia) dove proseguiranno gli sforzi nella Ricerca&Sviluppo.

In cantiere anche tagli agli asset no core, tra cui possibili dismissioni. Il gruppo punta con queste misure di ridurre le spese operative non-Ifrs di Devices&Services a un tasso annualizzato di circa 3 miliardi da qui al 2013, rispetto ai 5,35 miliardi del 2010. Per la fine del primo trimestre 2012 quindi il tasso annualizzato di risparmi è di 700 milioni, con il target che per fine 2013 punta a una riduzione di costi addizionali di circa 1,6 miliardi di euro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati