Nokia archivia l’esercizio 2011 con conti in profondo rosso. E nomina il 45enne finlandese Risto Siilasmaa presidente al posto di Jorma Ollila (il cui mandato scade a maggio), lanciando in questo modo il messaggio che le decisioni strategiche rimarranno in Finlandia.
L’azienda ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 1,07 miliardi di euro a causa di svalutazioni per 1,1 miliardi mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, la societa’ aveva registrato un utile di 745 milioni. I ricavi hanno fatto segnare una flessione del 21% a 10 miliardi di euro.
Scese del 31% a 19,6 milioni di unità le vendite di smartphone: comunque meglio dei 18,5 milioni attesi dagli analisti, anche se e’ ancora a notevole distanza da Apple che nello stesso periodo ha venduto 37 milioni di iPhone. Sull’intero 2011, le vendite sono scese del 9% a 38,6 miliardi con perdite per 1,5 miliardi, pari a 31 centesimi per azione, a fronte di un utile di 1,3 miliardi lo scorso anno.
Ma Stephen Elop, l’aministratore delegato che sta imponendo al gruppo una dolorosa ristrutturazione, giura che la svoltà è già cominciata, anche se l’andamento nell’ultima parte dell’anno non è stato positivo. Elop parla di "un passo significativo nella trasformazione di Nokia". Mentre siamo andati nella direzione giusta nel 2011, abbiamo ancora moltissimo da realizzare nel 2012 e dunque la mia valutazione è che siamo nel cuore della transizione". Elop, che lo scorso febbraio ha annunciato la cessazione graduale della piattaforma proprietaria Symbian a favore di un’alleanza con Microsoft, si è detto soddisfatto del lancio dei primi telefonini Nokia che utilizzano la piattarma Microsoft,il Nokia Lumia 800 e il Lumia 710.