“Questo accordo fornisce a Nsn un’importante opportunità
strategica per rafforzare la propria posizione in un'
area-chiave, il Nord America con una tecnologia performante, ovvero
l’Lte, a un prezzo ragionevole". Con queste parole Simon
Beresford-Wylie, Ceo di Nokia Siemens Networks ha commentato oggi
in conferenza stampa l'acquisto degli asset Lte e Cdma della
canadese Nortel. "L'intesa rappresenta un elemento di
forte stabilità per i clienti di Nortel nonché per i dipendenti
che avranno un futuro più certo all'interno un’impresa
vincente – ha proseguito il Ceo -. Inoltre può essere considerato
un primo e utile passo per affrontare un anno che si
caratterizzerà come uno dei più impegnativi che l’industria di
settore abbia mai conosciuto. Prevediamo, infatti, un calo del 5%
del mercato delle infrastrutture di Tlc”.
Nokia Siemens si è accaparrata per 650 milioni di dollari gli
asset “senza fili” di Nortel. Stando ai termini
dell'intesa la società canadese cederà le attività Cdma
(Code division multiple access) – la tecnologia è particolarmente
diffusa in Nord America in cui cui Nortel detiene circa il 30% del
mercato – e gli asset Lte (Long term evolution). A fronte delle
cessione, Nokia Siemens si impegnerà ad assumere almeno 2500
dipendenti Nortel in Canada, Usa, Messico e Cina, pari a circa il
10% degli attuali impiegati.
La cessione fa parte della strategia di sopravvivenza di Nortel
che, dopo aver chiesto il Chapter 11 all’inizio dell’anno, ha
annunciato anche di voler richiedere il delisting dalla Borsa di
Toronto “poiché – ha spiegato il gruppo in una nota – gli
azionisti non vedrebbero un soldo alla fine della procedura
fallimentare”. Nel lungo periodo la società spera di rinnovare
il suo business attraverso una migliore gestione degli investimenti
nelle attività in grado di garantire un ritorno economico.
L'accordo Nortel-Nsn va a rafforzare ulteriormente il processo
di concentrazione nel settore della produzione di infrastrutture
per le Tlc, iniziato nel 2005 con l'acquisizione di Marconi da
parte di Ericsson, proseguita nel 2006 con quella di Lucent da
parte di Alcatel e, infine, con la fusione tra le reti Nokia e
Siemens.