Dare vita a una Radio Access Network company integrando le rispettive reti, per replicare in campo “mobile” la strategia già annunciata a inizio anno per la fibra con la costituzione di una società ad hoc, FibreCo. Su questa ipotesi avrebbero iniziato a confrontarsi, secondo le anticipazioni pubblicate da Expansion, i due operatori tlc spagnoli MasOrange e Vodafone Spain.
Questa nuova alleanza, secondo quanto riportato dal quotidiano economico iberico, potrebbe portare a sinergie per “diversi milioni di euro”, che deriverebbero essenzialmente dalla condivisione di torri, apparecchiature e tecnologie di trasmissione, oltre che dall’integrazione della forza lavoro.
Gli assetti societari
Secondo quanto riportato da Expansion, la prospettiva sarebbe per Orange di acquisire il controllo competo di MasOrange, rilevando la quota del partner Lorca, per poi ricoprire il ruolo di investitore di maggioranza anche nella nuova RanCo. Tutto questo lasciando la porta aperta, come nel caso della società della fibra, per l’ingresso di investitori esterni.
Di fronte a tutte le altre opzioni in campo per Vodafone Spagna, secondo l’analisi di Expansion, la creazione di RanCo con MasOrange potrebbe essere la più conveniente per l’operatore che in Spagna detiene una fetta vicina al 20% del mercato delle connessioni mobili.
Tra le conseguenze indirette dell’eventuale accordo, che dovrà in ogni caso passare al vaglio delle autorità regolatorie locali, secondo la ricostruzione potrebbe esserci anche la possibilità di un accordo che riguarderebbe il settore delle torri, nello specifico tra Cellnex e Totem, operatore controllato da Orange.
L’accordo su FibreCo
Il lancio di FibreCo da parte di Vodafone Spain e Mas Orange, che ricalca a gradi linee il modello italiano di Fibercop, risale ai primi giorni del 2025. Grazie a questa intesa nasce la più grande società di fibra ottica d’Europa, con oltre 12 milioni di utenze.
FibreCo riunirà le risorse di rete di Vodafone Spain e MasOrange in una rete Ftth che coprirà complessivamente 12,2 milioni di abitazioni in tutta la Spagna, con un assetto societario che prevede che il 50% della società sia in mano di MasOrange, il 10% di Vodafone Spain e il restante 40% vada a un investitore esterno.