Il processo di mediazione collegato con l’assegnazione dei
proventi della vendita dei numerosi asset dell’ex colosso delle
telecomunicazioni Nortel Networks si è concluso “senza
risoluzione del contenzioso", potenzialmente ritardando la
distribuzione di quanto dovuto ai creditori. Lo ha reso noto la
stessa Nortel.
L’azienda canadese, finita in bancarotta nel 2009, ha da allora
proceduto, come noto, alla vendita delle diverse attività e
proprietà, ma oggi ha spiegato che i ritardi nella risoluzione
delle questioni connesse con l’assegnazione dei proventi e la
liquidazione di quanto spetta ai creditori “potrebbero essere
notevoli”.
L’azienda non ha fornito ulteriori dettagli, ma il sito Total
Telecom spiega che le società di Nortel finite sotto protezione
del tribunale della bancarotta in diverse giurisdizioni e i suoi
creditori discutono da tempo su come dividere i miliardi di dollari
ottenuti dalla vendita degli asset. Per spartire il guadagno si
sono tenute delle sessioni di mediazione lo scorso novembre e
ancora questa settimana, ma, a quanto pare, senza arrivare a una
risoluzione definitiva delle controversie.
All’inizio del mese, Nortel ha confermato di aver messo
all’asta l’ultimo dei suoi asset di maggior valore, il
portafoglio brevetti, e Google ha aperto le offerte mettendo sul
tavolo 900 milioni di dollari. Esclusa questa proprietà e quanto
ne potrà ricavare Nortel, l’ex colosso canadese ha già messo
insieme circa 3,2 miliardi di dollari da dividere tra i suoi
creditori.