Con 60 MHz acquisiti nel corso dell'asta Lte, 3 Italia dispone
del 25% della dotazione frequenziale di 240 MHz messa all'asta,
a fronte di un corrispettivo di 305 milioni di euro, equivalente
all'8% dell'esborso complessivo degli operatori, con un
costo medio per MHz pari a 1/4 di quello sostenuto dagli altri
competitors. Lo annuncia la stessa H3G al termine dell'asta
delle frequenze.
'Siamo soddisfatti – ha commentato l'amministratore
delegato di 3 Italia, Vincenzo Novari – perché, come ci ha
riconosciuto un importante osservatore delle dinamiche del mercato
come JP Morgan, le frequenze che abbiamo acquisito sono del tutto
adeguate a garantire il roll-out delle infrastrutture Lte e i
volumi di traffico dati che verranno richiesti sul mercato per
diversi anni a venire. Anzi, disponiamo di una capacita'
sufficiente a coprire un fabbisogno pari al doppio della nostra
attuale quota di mercato, e quindi siamo in condizione di
continuare adessere leader dell'innovazione anche nel futuro.
Tutto questo da subito, grazie anche alla immediata
disponibilita' delle frequenze acquisite che ci permettera'
di dare l'avvio alle sperimentazioni Lte gia' nei prossimi
mesi'.