La joint venture finlandese-tedesca Nokia Siemens Networks ha raccolto oltre 1,2 miliardi di euro da un consorzio di 14 banche europee e statunitensi. Lo rende noto il Financial Times, precisando che la nuova iniezione di liquidità serve a coprire il rosso di 2 miliardi in scadenza la prossima estate. Gli 800 milioni restanti saranno "recuperati" dal piano di riorganizzazione.
Non più tardi dello scorso mese di novembre, Nsn ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio del 23% dei dipendenti, pari a 17mila unità, su un totale di 74mila, per un risparmio di un miliardo di euro in costi annui entro il 2013. Nel quadro della rifocalizzazione del business Nsn ha intenzione di cedere le divisioni che si occupano di ethernet per conto dei carrier, il business dei servizi di supporto, la divisone comunicazione e le soluzioni di entertainment, perfect voice, accesso a banda larga e banda stretta.
Nel 2011 Nokia e Siemens, dopo vari tentativi di cedere la joint venture, hanno iniettato un miliardo di euro di nuovi fondi. Il business delle reti è sotto pressione per la concorrenza aggressiva di player asiatici, come Huawei, e per il calo dei budget riservati dagli operatori alla realizzazione di nuovi network.
Per quanto riguarda la nuova linea di credito incassata dal pool di banche, circa 600 milioni di euro vengono elargiti sotto forma di prestito annuale e il resto del prestito avrà una durata di 3 anni.
Il consorzio delle banche include JP Morgan Chase & Co., Citigroup, Bank of America, Royal Bank of Scotland Group e Standard Chartered.