L’appuntamento in prefettura tra il management italiano di Nokia Solutions and Networks e i sindacati è fissato per giovedì mattina alle 11, e in quella sede si capirà se è possibile riprendere il confronto sui 110 esuberi per cui sono già partite le lettere di licenziamento, o se continuerà il muro contro muro. La tensione sulla vertenza era salita dopo il nulla di fatto della procedura al Mise e al ministero del Lavoro, con i lavoratori che avevano bloccato l’attività della sede di Cassina de’ Pecchi impedendo con un presidio permanente l’ingresso ai dipendenti. Un appuntamento, quello dal prefetto, ottenuto grazie anche alla mediazione del sindaco di Cassina, che ieri pomeriggio era presente all’ingresso dell’azienda insieme ai lavoratori quando i dirigenti avevano tentato di forzare il blocco.
“Il tentativo era quello di entrare in azienda nonostante il blocco per dare una falsa immagine di normalità delle attività – afferma in una nota Andrea Bellisai, coordinatore nazionale Fim per le Tlc – I lavoratori si sono opposti al provocatorio e inaccettabile atteggiamento del gruppo dirigente italiano, che dopo essersi rifiutato per tutta la procedura di mobilità di entrare nel merito di una vera discussione per trovare soluzioni agli esuberi ha inviato le lettere di licenziamento”. “Imporre all’azienda di riprendere il tavolo è un primo importante passo che chiedevamo da settimane – conclude Bellisai – Su questo si era impegnato anche il ministro Poletti, ma ad oggi ancora senza esito. Adesso ci auguriamo che si riprenda il filo di un confronto costruttivo per trovare soluzioni accettabili al dramma dei lavoratori licenziati. In base ai risultati dell’incontro si deciderà, con assemblea già fissata nel pomeriggio di giovedì, come proseguire e quali ulteriori iniziative intraprendere”.
“Adesso sarà importante che l’azienda si presenti in prefettura con l’atteggiamento giusto, finalmente costruttivo – commenta Roberto Zanotto, coordinatore della vertenza Nsn per la Fiom – E’ necessario che sia disponibile a ritirare le lettere di licenziamento e a iniziare un nuovo percorso di confronto, basato anche sugli incentivi. Credo sia una opportunità conveniente anche per Nsn, che in questo modo risparmierebbe le spese legali per tutti i ricorsi al tribunale del Lavoro che partirebbero immediatamente se le lettere fossero confermate. E si potrebbe tornare a coinvolgere il ministero del Lavoro. Infine, e non è una questione di secondo piano, ci sarà da discutere del futuro di Nokia in Italia, su cui fino a ora non abbiamo ricevuto rassicurazioni”.