Numericable rilancia. Nonostante le dichiarazioni di Patrick Drahi, patron di Altice, controllante dell’operatore francese del cavo, che aveva detto di non avere alcuna intenzione di entrare una battaglia sul prezzo con Bouygues Telecom per l’acquisizione di Sfr, secondo alcune indiscrezioni riportate da Reuters Numericable avrebbe migliorato la sua proposta a Vivendi, proprietaria di Sfr, proprio nel tentativo di battere la nuova offerta “migliorata” presentata ieri dalla concorrente Bouygues.
Due fonti vicine alla trattativa indicano che Numericable ha aumentato la parte cash della sua offerta di 850 milioni di euro. Fino a ieri l’operatore del cavo proponeva 10,9 miliardi: si passerebbe dunque a 11,75 miliardi. La partecipazione per Vivendi nella nuova entità resterebbe invece del 32%.
Drahi ha anche fatto sapere, probabilmente per rassicurare le autorità francesi, che la nuova telco che si formerebbe dalla fusione di Numericable e Sfr avrà sede legale e operativa in Francia, nonostante Altice sia lussemburghese, e ha svelato che ne assumerà la presidenza in caso di esito positivo delle trattative con Vivendi.
Per ora né Numericable né Vivendi hanno confermato le notizie sulla nuova offerta di Numericable.
Ieri sera il cda di Bouygues ha approvato l’aumento della sua offerta per Sfr, portando da 10,5 miliardi a 11,3 miliardi di euro la parte cash, mentre la componente in azioni per Vivendi del gruppo frutto della fusione è stata ridotta dal 46% al 43%. Da parte sua Bouygues avrà non più il 49%, bensì il 52% della nuova realtà del settore della telefonia mobile, destinato, ha garantito Bouygues, ad essere quotato “il più presto possibile” in Borsa per consentire a Vivendi di monetizzare velocemente la sua partecipazione.