60 milioni di euro per dotarsi di una propria infrastruttura tecnologica e raddoppiare utenti e fatturato: questo l’obiettivo del nuovo piano di CoopVoce che ha annunciato di voler diventare un operatore “full-mvno” (la società appoggia su rete Tim).
A 12 anni dal debutto in qualità di primo operatore mobile virtuale, CoopVoce nel rinnovare la partnership con Tim annuncia contestualmente di prendere il controllo della parte dati e di acquisire la gestione delle sim. A spiegare il nuovo corso Massimiliano Parini, direttore del servizio CoopVoce e il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni: le sim già esistenti saranno sostituite da schede emesse direttamente da CoopVoce a partire da febbraio 2020. Il cambio potrà essere effettuato negli oltre 900 punti vendita della rete e sarà supportato da una campagna di comunicazione che fa il paio con il nuovo logo.
“L’operazione di cambio delle Sim, per la quale ci prendiamo un periodo di tempo adeguato – ha sottolineato Massimiliano Parini direttore del servizio CoopVoce – permetterà di aprire una porta verso lo sviluppo di nuovi servizi, alcuni dei quali come la e-sim sono già in fase avanzata di progettazione, mentre altri legati al mondo dello streaming dati e ai servizi IoT (tracker per oggetti, supporto alla mobilità, ecc.) seguiranno, una volta messa a punto la piattaforma”. “Ma non faremo la guerra sui prezzi”, assicura Parini, “CoopVoce opererà in continuità commerciale”
“Con questo salto di qualità CoopVoce punta più che a raddoppiare il numero di utenti, oggi 1,5 milioni, nei prossimi 5 anni, mantenendo i valori di convenienza, semplicità e trasparenza” sottolinea il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni. L’zienda punta ad arrivare a servire il 50% della base sociale Coop ovvero circa 3,5 milioni di soci. Obiettivi di forte crescita anche per il fatturato: si punta a salire a 200 milioni all’anno in 5 anni dagli attuali 86 milioni.
Italiani mobile-addicted
In occasione della presentazione del nuovo piano sono stato anche svelati i risultati del sondaggio “Gli italiani e lo smartphone” di italiani.coop sulla comunicazione mobile degli italiani: gli italiani sono sempre più mobile-dipendenti – in media si usa il cellulare 5 ore al giorno e la metà del campione è convinta che lo userà sempre di più – e sempre meno fedeli all’operatore; un italiano su tre intende cambiarlo nei prossimi 6 mesi, in particolare i clienti dei big player, le donne e gli under 34.
Gli italiani immaginano un telefono che tra dieci anni potrebbe essere più grande, leggero e flessibile. Se il 100% degli intervistati dichiara di utilizzarlo oggi per telefonare, più di 9 su 10 utilizzano quotidianamente messaggi di testo (98%) o vocali (94%) su applicazione come Whatsapp o Telegram; gli sms retrocedono lentamente (91%), quasi raggiunti da videochiamate e videomessaggi (rispettivamente 80% e 72%).
IL SONDAGGIO GLI ITALIANI E LO SMARTPHONE