“Skype è un gigante del Voip, fermo a un bivio, con strade
affollate di avversari”, secondo Alessandro Longo che scrive oggi
sul supplemento Nova de Il Sole 24 Ore. Dopo essersi separata da
eBay, Skype deve risolvere un dilemma, spiega Ian Fogg, analista di
Forrester Research specializzato in Voip: “Innovare con servizi
video e cellulari o concentrarsi sulla semplicità e sul basso
costo? La mia sensazione”, continua l’analista, “è che Skype
sia cambiata poco negli ultimi due-tre anni. Deve innovare più
velocemente se vuole restare leader”. Spiega Longo: “Da una
parte, ci sono i concorrenti che corrono sull’innovazione”,
come Oovoo, che si distingue perché offre la videoconferenza
multi-persona. “In questo ambito la cosa più difficile sarà
trasformare l’innovazione in soldi. Molto si lotta per
l’innovazione anche sulla mobilità, sulla scorta dei nuovi e
popolari smartphone e negozi di applicazioni. Qui ancora non è
emerso un leader, ma il vincitore sarà il primo software in grado
di unire ricchezze di funzioni e semplicità d’uso”.
Gli approcci più diffusi sono due: “quello tradizionale
(chiamate dirette via banda larga mobile o Wifi), seguito da Fring,
Nimbuzz, Truphone e altri; e quello di Jajah, che funziona via
centralino”. Ma il VoIp mobile è ancora “un’arena aperta”.
Sull’altra strada, ci sono i servizi concorrenti e più economici
di Skype – e non solo Voipbuster, Gizmo e GoogleVoice. Anche gli
operatori tradizionali cominciano a giocare sul low cost. “Quando
Skype è arrivata, solo pochissimi utenti avevano servizi Voip del
proprio operatore domestico. Adesso, sono milioni in Europa”,
dice Fogg. “Telecom Italia e Fastweb hanno pacchetti di chiamate
senza limiti, via Voip, verso numeri fissi”, nota Longo. Ma Skype
non resta a guardare e parte già al contrattacco con un’offerta
business: ha lanciato nel Regno Unito la prima soluzione Skype
compatibile con hardware Sip (lo standard Voip più diffuso) e si
appresta a fare lo stesso in Italia, fa sapere George Yaryura,
marketing manager di Skype.